Attualità

27 Gennaio 2023

Chance fino al 31 gennaio per il no alle spese sanitarie nella precompilata

Martedì 31 gennaio è l’ultimo giorno per comunicare all’Agenzia delle entrate di opporsi all’utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie sostenute nel 2022 e ai relativi rimborsi, ai fini della precompilata. Il loro inserimento nel modello predisposto dal Fisco vuole essere una facilitazione per il contribuente e non un obbligo. Quindi, ogni cittadino, con almeno 16 anni di età (e se più piccolo, il tutore o il rappresentante legale), può decidere di bloccare, in tutto o in parte, il flusso che dallo studio medico o dalla farmacia arriva fino all’amministrazione finanziaria e alla precompilata.
In caso di diniego, se il soggetto che esercita l’opzione è a carico di un familiare, quest’ultimo non visualizzerà le informazioni riguardanti le spese sanitarie e i relativi rimborsi ai fini della precompilata.

Comunicazioni via Pec o per telefono
Detto ciò, l’opposizione per le prestazioni fatturate nel 2022 ha dunque i tempi contati, almeno per quanto riguarda la modalità che prevede di comunicare il “veto” direttamente all’Agenzia delle entrate.
Se questa è la strada, l’ultimo giorno utile è martedì 31 gennaio, data di chiusura della finestra aperta lo scorso 1° ottobre. Sul sito dell’Agenzia è disponibile, anche in formato editabile, il modello predisposto dall’Amministrazione finanziaria. L’uso del modulo non è comunque vincolante, la decisione può essere comunicata in forma libera a patto che contenga le stesse informazioni richieste dal format, il tipo di documento di identità allegato alla richiesta, con numero e scadenza, e i dati resi non disponibili per singole tipologie: ticket, acquisto farmaci, acquisto e affitto dispositivi medici, servizi sanitari erogati dalle farmacie, prestazioni sanitarie, spese agevolabili soltanto a determinate condizioni.
L’opposizione può essere comunicata in due modi: con invio della richiesta per posta elettronica alla casella Pec “opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it”, o telefonando a un centro di assistenza multicanale e, quindi, al numero verde 800909696, allo 06 96668907 da cellulare, o al +39 06 96668933 dall’estero.

In tutti i casi in cui si utilizza il modello è necessario allegare anche la copia del documento di identità.

Nel caso di scontrino parlante, l’opposizione può essere effettuata anche non comunicando il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria.

A febbraio una nuova opportunità
A febbraio si apre una nuova finestra. Il dissenso all’invio dei dati relativi alle spese sanitarie all’Agenzia delle entrate per l’elaborazione della dichiarazione precompilata è di nuovo a portata di mano dal 9 febbraio all’8 marzo 2023. Il no, in questo caso, può essere comunicato dall’area autenticata del sito web del Sistema tessera sanitaria, tramite tessera sanitaria, Ts-Cns oppure Spid. Una volta ottenuto l’accesso, è possibile consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione.

Più direttamente, nel caso di scontrino parlante, l’opposizione può essere effettuata anche non comunicando il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria.

La scelta non è comunque definitiva. Le spese detraibili escluse possono essere inserite di nuovo ai fini della precompilata nella successiva fase di modifica o integrazione della dichiarazione confezionata dal Fisco.

Chance fino al 31 gennaio per il no alle spese sanitarie nella precompilata

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