Attualità

24 Novembre 2022

Precompilata 2022, ancora in tempo fino al prossimo 30 novembre

La stagione della dichiarazione dei redditi precompilata non è ancora conclusa. Fino al 30 novembre, chi non ha presentato il 730 è ancora in tempo per inviare il modello Redditi Pf preconfezionato dall’amministrazione finanziaria. Stessa scadenza per completare o correggere, con il modello Redditi aggiuntivo o correttivo il 730 precompilato già trasmesso all’Agenzia delle entrate.

A portata di mano Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi
È possibile accedere al proprio modello “Redditi Pf” precompilato dall’area riservata del sito dell’Agenzia tramite Spid, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi. Ottenuto l’accesso, dopo aver verificato gli elementi inseriti direttamente dall’amministrazione, il contribuente, o chi per lui, può rettificare gli eventuali errori riscontrati e integrare la dichiarazione inserendo, ad esempio, ulteriori oneri deducibili o detraibili.
Per questo, il primo passo da compiere è consultare il foglio riepilogativo dei dati utilizzati dall’Agenzia. Sono riportati anche quelli esclusi ad esempio perché incompleti, il contribuente può aggiungerli in maniera corretta.
Di anno in anno aumentano le informazioni presenti. “Redditi Pf 2022” precompilato ha dato il benvenuto agli oneri per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione (pace contributiva) comunicati dall’Inps.
Una volta verificati redditi e oneri già presenti, il modello può essere integrato con quanto sconosciuto al Fisco, come i redditi di lavoro autonomo, d’impresa e di partecipazione in società di persone. Il sistema assiste costantemente il contribuente segnalando gli eventuali quadri da correggere o completare.
Prima del click finale è necessario esercitare la scelta per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef, altrimenti la dichiarazione non è accettata. Ancora qualche indicazione come il numero di cellulare e l’indirizzo e-mail che potrà utilizzare l’Agenzia per inviare comunicazioni e messaggi, e l’Iban su cui accreditare eventuali rimborsi. La dichiarazione è fatta, non resta che cliccare sul pulsante “Calcola, stampa e invia”.
Il contribuente, entro il 30 novembre e, quindi, prima della scadenza del termine di presentazione, può rettificare o integrare la dichiarazione già presentata tramite la compilazione e l’invio di un nuovo modello, completo di tutte le sue parti, barrando la casella “Correttiva nei termini”.

“Redditi aggiuntivo” perfeziona la dichiarazione incompleta
Può capitare che occorra completare la dichiarazione già presentata tramite 730 precompilato per aggiungere alcuni elementi non previsti in tale modello. In aiuto arriva il modello “Redditi aggiuntivo”. Il pronto intervento è necessario se nel 2021 sono stati percepiti redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva, plusvalenze di natura finanziaria o investimenti e attività. La situazione è risolvibile compilando e presentando i quadri RM, RS, RT e RW di “Redditi aggiuntivo”.
Innanzitutto occorre riaprire il 730 precompilato trasmesso. Il passo successivo è cliccare sulla voce “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo”. A questo punto è facile, basta scegliere “Redditi aggiuntivo”, cercare i quadri da compilare e inserire i dati mancanti e il frontespizio. Ancora un click su “Calcola, stampa e invia” per visualizzare e stampare il modello, un’ultima occhiata per verificare l’assenza di errori, e “Redditi aggiuntivo” può essere trasmesso all’Agenzia delle entrate.

“Redditi correttivo” cancella l’errore
Fino al 30 novembre è possibile anche rimettere mano al 730 precompilato se ci accorge di aver dimenticato dei dati o di averli inseriti errati. Il rimedio si chiama “Redditi correttivo”. Come per il modello “aggiuntivo” occorre rientrare nell’area riservata, riaprire la dichiarazione inviata e cliccare sul pulsante “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo” e poi sulla voce “Redditi correttivo”. In questa sezione sarà visualizzato il nuovo modello con le informazioni riportate nella dichiarazione originaria. I dati potranno essere integrati o corretti entrando nei rispettivi quadri.
Se dalla nuova dichiarazione emerge un maggior credito o un minor debito con il Fisco, la somma può essere chiesta a rimborso o in diminuzione dell’imposta dovuta nell’anno successivo. Se, viceversa, il debito è maggiore o il credito è minore, occorre pagare contestualmente l’imposta dovuta, gli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e la sanzione ridotta secondo le modalità del ravvedimento operoso.

Importanti novità per tutori, genitori ed eredi
Per completezza si ricorda che la novità 2022 più rilevante è la possibilità di delegare, tramite una procura, il coniuge o un familiare (entro il quarto grado) o un’altra persona di fiducia per la gestione della propria dichiarazione dei redditi precompilata. In tal caso il contribuente può presentare il “Modulo di conferimento/revoca della procura per l’accesso ai servizi online” a un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate, oppure può inoltrarlo all’amministrazione finanziaria tramite il servizio web “Consegna documenti e istanze” disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia, o inviarlo in allegato a un messaggio Pec indirizzato a una direzione provinciale delle Entrate. Ricevuta l’abilitazione l’incaricato accede all’area riservata con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns e poi sceglie se operare in prima persona oppure in nome e per conto di chi lo ha delegato.
Da quest’anno, inoltre, è più facile per gli eredi presentare la dichiarazione precompilata per conto del defunto, l’abilitazione, infatti, può essere richiesta anche online.
Accesso facilitato anche per tutori, curatori speciali e amministratori di sostegno, che potranno chiedere di gestire e inviare il modello del soggetto tutelato presentando il “Modulo di richiesta abilitazione servizi online per tutori, curatori speciali e amministratori di sostegno” e allegando la documentazione attestante la propria qualifica tramite i servizi telematici disponibili nella sua area riservata del sito dell’Agenzia.
Anche per il genitore del figlio minorenne è disponibile un modello ad hoc. Si tratta del “Modulo di richiesta abilitazione servizi online per genitori”, contenente la dichiarazione sostitutiva che attesta la propria condizione di genitore. Deve essere inviato insieme alla copia del documento di identità del minore, anche tramite il servizio online “Consegna documenti e istanze” disponibile nell’area riservata del genitore stesso.

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