Attualità

6 Maggio 2022

Rottamazione-ter e Saldo e stralcio: ultima chiamata a lunedì 9 maggio

Conto alla rovescia per mettersi in regola con il fisco. C’è tempo, infatti, fino al 9 maggio per pagare le rate della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” originariamente in scadenza nel 2020. Il termine è stato fissato tenendo conto dei giorni festivi e dei cinque giorni di tolleranza previsti rispetto alla scadenza del 30 aprile, prevista dal Dl “Sostegni-ter” convertito dalla legge n. 25/2022.

In pratica, i contribuenti che non sono riusciti a versare entro il 9 dicembre scorso le rate previste nel 2020, hanno ancora la possibilità di mantenere le agevolazioni. Basta cogliere questa opportunità offerta dal provvedimento, che ha definito nuovi termini per mettersi in regola con i pagamenti della definizione agevolata delle cartelle. Versando, dunque, il dovuto entro il prossimo 9 maggio.

Questa non è l’unica novità prevista dal decreto “Sostegni-ter”. Per favorire i cittadini, infatti, il provvedimento ha definito nuovi termini anche per il versamento delle rate della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” originariamente in scadenza nel 2021, nonché per quelle della definizione agevolata previste nel 2022, con la possibilità di mantenere le agevolazioni se il pagamento sarà effettuato entro il 31 luglio, per le rate del 2021, e nel termine del 30 novembre per quelle previste nel 2022.

Vediamo, nel dettaglio, le modalità di pagamento per le rate della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” originariamente in scadenza nel 2020.

Come pagare
Il pagamento deve essere effettuato utilizzando i bollettini già inviati da Agenzia delle entrate-Riscossione e riferiti alle originarie scadenze delle rate 2020 (febbraio, maggio, luglio e novembre per la Rottamazione-ter; marzo e luglio per il Saldo e stralcio) che è possibile anche richiedere sul sito di Agenzia entrate-Riscossione. In caso di versamenti oltre i termini previsti o per importi parziali, verranno meno i benefici della misura agevolata e i pagamenti già effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
 
Dove pagare
Si può pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati ai servizi di pagamento cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nelle tabaccherie aderenti a Banca 5 Spa e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale della Riscossione e con l’app Equiclick tramite la piattaforma PagoPa. È anche possibile sanare la propria posizione recandosi direttamente agli sportelli ma esclusivamente su appuntamento, da prenotare sul sito nella sezione “Trova lo sportello e Prenota”. Infine, si può effettuare il versamento mediante compensazione con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili (i crediti certificati) maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Informazioni e servizi online
È possibile chiedere la copia della “Comunicazione delle somme dovute” o dei bollettini di pagamento sul sito di Agenzia entrate-Riscossione, nella pagina dedicata alle definizioni agevolate. In area pubblica, senza necessità di pin e password, basta inserire il proprio codice fiscale e la documentazione prevista per il riconoscimento e si riceverà copia della Comunicazione con gli ulteriori bollettini all’indirizzo email indicato. Chi è in possesso delle credenziali per accedere all’area riservata del sito (Spid, Cie, Cns) può scaricare direttamente il documento e procedere al pagamento con il servizio Paga-online.

Rottamazione-ter e Saldo e stralcio: ultima chiamata a lunedì 9 maggio

Ultimi articoli

Normativa e prassi 3 Maggio 2024

Integratori alimentari con Iva al 10%, serve la classificazione delle Dogane

L’aliquota Iva ridotta, pari al 10%, non può applicarsi in via generalizzata alle vendite di integratori alimentari, essendo riconosciuta solo se i prodotti sono classificabili nella voce doganale 2106 della nomenclatura combinata di cui al regolamento Cee 2658/87, allegato 1.

Normativa e prassi 3 Maggio 2024

Depositi fiscali e recupero Iva, che fare per il surplus d’imposta

L’azienda che acquista gasolio per autotrazione immesso in un deposito fiscale, senza addebito Iva al momento della transizione, in base al regime introdotto dalla legge di bilancio 2018, e provvede al versamento cumulativo dell’imposta sulla stima delle estrazioni previste, recupera l’eventuale eccedenza Iva nei periodi successivi fino a esaurimento del credito.

Attualità 3 Maggio 2024

Attenzione allo “smishing”, falsi rimborsi che corrono via sms

È in circolazione una nuova forma di false comunicazioni dell’Agenzia delle entrate costruite ad arte da malintenzionati per acquisire illecitamente dei dati.

Attualità 2 Maggio 2024

Definizione agevolata dei pvc, modello fac-simile dell’Agenzia

A partire dai verbali emessi dalle Entrate o dalla Guardia di finanza a decorrere dallo scorso 30 aprile, il contribuente che riceve un processo verbale di constatazione può scegliere di definire il suo contenuto integrale con sanzioni particolarmente ridotte, secondo il nuovo istituto previsto dall’articolo 5-quater del Dlgs n.

torna all'inizio del contenuto