4 Dicembre 2025
Mercato dei terreni altalenante: edificabili in crescita, agricoli giù
Quest’anno, a differenza del 2024 con tassi sempre positivi, il comparto fondiario mostra andamenti eterogenei: calo nel primo e terzo trimestre, aumento nel secondo
Nel terzo trimestre del 2025 il mercato dei terreni in ambito nazionale mostra una lieve flessione dell’1,5% tendenziale delle superfici compravendute, con 28.300 ettari scambiati, pari a circa 424 ettari in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. È quanto si evince dalle statistiche trimestrali messe a punto dall’Osservatorio del mercato immobiliare e online sul sito dell’Agenzia.
A differenza dello scorso anno, in cui si sono rilevati sempre tassi tendenziali trimestrali positivi, nel 2025 per il mercato fondiario si sono osservate tendenze contrarie nei diversi periodi, negativa nel primo e terzo trimestre, positiva nel secondo trimestre.
Il calo complessivo dell’ultimo trimestre è trainato dalle contrazioni registrate nel Centro (-14%, 740 ettari circa in meno), nelle Isole (-1,9%) e nel Sud (-1%), che compensano gli andamenti positivi e più contenuti osservati nel Nord Ovest (+0,9%) e soprattutto nel Nord Est (+11,4%), 480 ettari circa in più).
Nonostante la flessione, il Sud continua a rappresentare la quota più ampia del mercato, arrivando a sfiorare il 30% delle superfici scambiate, pari a oltre 8.400 ettari.

Terreni agricoli in diminuzione
Il comparto agricolo, che copre oltre il 93% degli scambi nazionali, registra un calo del 2,2%, invertendo la crescita rilevata nel trimestre precedente pari a circa +3,7 per cento.
La contrazione è particolarmente accentuata nel Centro (-15,9%) e nel Nord Ovest (-1,6%), che confermano la tendenza negativa dello scorso trimestre, mentre per le Isole il dato negativo (-3,1%) è in controtendenza rispetto al secondo trimestre 2025, in cui registrava circa il 20% di trend positivo. Rimane stabile il Sud, mentre il Nord Est segna un incremento del 12,2%, proseguendo e ampliando la tendenza positiva già rilevata a metà anno. Il mercato dei terreni agricoli vede sempre il Sud come area che detiene la quota maggiore di superfici scambiate, pari al 30% del totale.
Le persone fisiche (Pf) continuano a rappresentare la tipologia di acquirenti prevalente di terreni agricoli (circa il 68%), seppur in lieve calo rispetto al trimestre precedente. In media, la superficie acquistata dalle Pf è di 0,9 ettari per atto, mentre le persone non fisiche (Pnf) acquistano porzioni di terreno nettamente più ampie, pari a 2,33 ettari per atto.
In crescita i terreni edificabili
In controtendenza rispetto agli agricoli, i terreni edificabili mostrano un aumento del 9,8%, arrivando a oltre 1.300 ettari scambiati nel trimestre, pari a circa il 7% degli scambi fondiari complessivi. Anche per i terreni edificabili la quota più elevata di superfici scambiate è al Sud, che registra un quarto degli scambi nazionali.
L’andamento nazionale, seppur positivo, presenta una forte eterogeneità territoriale: crescono significativamente Centro (+44,4%) e Nord Ovest (+24%), risultano in calo Nord Est (-4,5%) e Sud (-5,7%), aumentano le Isole (+8,8%).
In questo comparto prevalgono gli acquisti da parte delle Pnf, che rappresentano circa il 70% delle superfici scambiate, con valori che raggiungono l’80% nelle due macroaree del Nord. Anche qui le Pnf acquistano mediamente superfici più estese: 0,51 ettari per atto, contro i 0,13 ettari per atto delle Pf.
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