25 Marzo 2024
Strada urbana di scorrimento, lavori di potenziamento con Iva al 10%
Rientra fra le opere di urbanizzazione primaria (articolo 16, comma 7, Dpr n. 380/2001), con applicazione dell’aliquota Iva al 10%, l’intervento di nuova realizzazione effettuato su una strada urbana di scorrimento che consente il potenziamento infrastrutturale della via, con la costruzione fra l’altro di un sottopasso e di un sovrappasso in prossimità della rotatoria. La normativa fiscale, nel campo delle costruzioni, prevede consente l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata sulle opere nuove e realizzate in un centro abitato. Nel caso in esame si tratta di lavori di nuova costruzione che, nonostante non siano effettuati proprio in città, sono comunque al servizio di un tessuto urbano e possono beneficiare dell’aliquota Iva agevolata. È quanto chiarisce l’Agenzia con la risposta n. 80 del 25 marzo 2024.
L’Agenzia ricorda che le opere di urbanizzazione primaria e secondaria possono beneficiare dell’aliquota Iva nella misura del 10% in base a quanto previsto dal 127- quinquies della Tabella A, parte III, del decreto Iva. L’elenco di tali opere, inizialmente contenuto nell’articolo 4 della legge n. 847/1964 e successivamente integrato dall’articolo 44 della legge n. 865/1991, è attualmente definito dal Dpr n. 380/2021.
Nell’ambito della prassi viene ricordata la risoluzione n. 139/1994, secondo cui per opere di urbanizzazione si intendono quelle costruite nell’ambito o in funzione di zone urbanizzate, a prescindere se siano costruite da un soggetto privato o da un soggetto pubblico, e la circolare n. 69/1990, in cui viene precisato che l’aliquota Iva agevolata “relativa alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria deve intendersi applicabile anche se le opere sono realizzate al di fuori dell’ambito urbano”. Il legislatore, infatti, ha voluto estendere l’agevolazione anche alle opere non effettuate in ambito urbano ma che sono costruite per servire un tessuto urbano.
In sintesi, per applicare la misura agevolativa deve trattarsi di opera di nuova costruzione, e non di una miglioria, realizzata in città o posta a servizio di un centro abitato.
Secondo quanto rappresentato dalla Provincia istante, gli interventi da realizzare prevedono il potenziamento infrastrutturale della via, con costruzione fra l’altro di un sottopasso presso una rotatoria e di un sovrappasso, inseriti nell’ambito della riorganizzazione della viabilità della zona produttiva. Si tratta, inoltre di un’opera ex novo, e non un mero adeguamento di opere già esistenti che farebbe escludere l’applicazione del beneficio.
In conclusione, alla luce di quanto rappresentato dall’istante e sulla base del quadro normativo e di prassi, l’Agenzia ritiene che la Provincia possa applicare ai lavori da realizzare l’aliquota Iva al 10%, considerato che si tratta di opere di urbanizzazione primaria (articolo 16 Dlpr n. 380/2001), realizzate ex novo e riguardanti una strada urbana di scorrimento.
Ultimi articoli
Normativa e prassi 11 Dicembre 2025
Costruzione con Iva al 10% per immobili a uso didattico
L’agevolazione viene applicata nel caso in cui, per caratteristiche strutturali, l’edificio risulta concretamente destinato a finalità collettive come istruzione o assistenza L’edificio destinato ad attività didattica può essere assimilato alle case di abitazione non di lusso e di conseguenza le prestazioni di appalto per la sua costruzione possono beneficiare dell’aliquota Iva ridotta al 10%.
Normativa e prassi 11 Dicembre 2025
ll nuovo codice degli incentivi: focus sulle agevolazioni fiscali
Una delle novità più significative della riforma è il passaggio da un approccio frammentato a un sistema di governance dei benefici coordinato centralmente In attuazione della delega conferita dall’articolo 3, comma 2, lettera b), della legge n.
Normativa e prassi 10 Dicembre 2025
Franchigia Iva transfrontaliera: le regole per chi aspira al regime
Verifiche concentrate sulla comunicazione preventiva, sulle soglie di fatturato e sulla comunicazione trimestrale.
Attualità 10 Dicembre 2025
Oic, pubblicati gli aggiornamenti ai principi contabili nazionali
Le modifiche, fa sapere l’Organismo italiano di contabilità tramite un comunicato, saranno applicabili ai primi bilanci con esercizio a partire dal 1° gennaio 2026 ma sono anticipabili anche ai bilanci 2025 L’Organismo italiano di contabilità ha pubblicato i nuovi emendamenti ai principi contabili nazionali, frutto del periodico aggiornamento degli standard necessario per rimanere al passo con la prassi societaria e chiarire dubbi interpretativi.