19 Agosto 2022
Accise, stop alla decadenza biennale per i crediti d’imposta “rinnovati”
Il termine decadenziale biennale, stabilito per il recupero dei crediti d’imposta provenienti dalle eccedenze dei versamenti in acconto delle accise sul gas naturale e sull’energia elettrica (ex articolo 14, commi 2 e 3, Dlgs n. 504/1995), non trova applicazione se i crediti in argomento vengono “riproposti” nella dichiarazione annuale. Con una informativa dello scorso 17 agosto della direzione Accise, l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli si allinea all’orientamento giurisprudenziale della Cassazione.
Sul tema, infatti, la Corte suprema, ha consolidato, negli ultimi anni, un indirizzo interpretativo secondo il quale, alla chiusura di ciascun periodo d’imposta, si determina un nuovo saldo creditorio, che va a costituire un nuovo credito rispetto a quelli precedentemente maturati e che si protrae fino all’esaurimento dello stesso o fino alla definizione del rapporto tributario.
Per aderire a tali indicazioni, l’Adm scardina la rigidità del suddetto termine quando:
– il rapporto tributario è in corso
– il credito è riportato nelle successive dichiarazioni regolarmente presentate
– il credito viene detratto dai successivi versamenti di acconto.
Nella stessa informativa, l’Adm rileva, quindi, che l’utilizzo del credito in detrazione dai successivi versamenti in acconto costituisce la via prioritaria e che il rimborso, vale a dire la monetizzazione delle eccedenze, può avvenire solo quando l’operatore cessa l’attività e il rapporto tributario si esaurisce. O, ancora, quando il venditore cessa la propria attività di fornitura al consumo nel territorio di uno degli autonomi ambiti territoriali individuati all’articolo 2, comma 2, della determinazione direttoriale del 23 luglio 2021. Tale situazione, infatti, comporta di fatto l’impossibilità di
recuperare pro quota il credito maturato mediante detrazione delle eccedenze dalle rate successive.
In sostanza, il termine decadenziale di due anni scatta esclusivamente in caso di richiesta di rimborso in denaro delle accise in acconto versate in eccesso.
Ultimi articoli
Attualità 6 Novembre 2025
Nuova campagna di phishing, sulla dichiarazione delle criptovalute
Una mail fraudolenta induce il destinatario a utilizzare un servizio telematico inesistente dell’Agenzia per effettuare la dichiarazione del proprio patrimonio in valuta virtuale L’Agenzia delle entrate segnala l’ennesimo caso di phishing finalizzato a ottenere i dati degli utenti.
Normativa e prassi 6 Novembre 2025
Corsi di lingua: no all’esenzione Iva se manca il riconoscimento pubblico
Non basta ottenere un finanziamento pubblico per accedere all’agevolazione, ma è necessario che l’attività didattica sia formalmente certificata in termini di qualità e di finalità educativa Non è possibile applicare il regime di esenzione Iva disciplinato dall’articolo 10 del Dpr n.
Dati e statistiche 5 Novembre 2025
Entrate tributarie erariali: i dati dei primi nove mesi 2025
Il gettito complessivo mostra un aumento contenuto delle imposte dirette, che registrano un incremento di 807 milioni di euro, e una crescita più marcata delle indirette, salite di 7.
Normativa e prassi 5 Novembre 2025
Assicurazioni, obbligo di ritenuta anche per la stabile organizzazione
Il ruolo di sostituto d’imposta per l’adempimento sulle provvigioni spetta anche ai soggetti non residenti per i redditi corrisposti nel territorio nazionale, attraverso la propria sede fissa in Italia Dal 1° gennaio 2024, gli agenti e i mediatori di assicurazione sono tornati a essere soggetti alla ritenuta d’acconto sulle provvigioni, secondo quanto previsto dall’articolo 25-bis del Dpr n.