Normativa e prassi

16 Maggio 2022

Isa: nel decreto Mef le nuove cause di esclusione

Con il decreto 29 aprile 2022 del ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 111 del 13 maggio 2022, sono state approvate le modifiche ai 175 indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), applicabili al periodo d’imposta 2021, come previsto sulla base del combinato disposto del comma 2 dell’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017 e dell’articolo 148 del Dl n. 34/2020.
In base alle disposizioni sopra richiamate, infatti, il ministro dell’Economia e delle Finanze aveva la possibilità di approvare entro il mese di aprile 2022 le modifiche agli Isa in vigore per il periodo d’imposta 2021, al fine di adeguarne i risultati dell’applicazione per tenere conto di situazioni di natura straordinaria, con particolare riguardo agli effetti economici negativi provocati dalla diffusione del Covid-19, nonché prevedere nuove cause di esclusione.

Al riguardo, va evidenziato che le modifiche da poco approvate sono già state esaminate dalla Commissione degli esperti (prevista dal Dl n. 50/2017) che nel merito, nella seduta del giorno 7 aprile scorso, ha espresso un sostanziale parere favorevole (obbligatorio ma non articolo “Dagli “esperti”, semaforo verde ai correttivi Isa per il periodo 2021”).

Le nuove cause di esclusione
Il decreto approvato dal ministro presenta una significativa novità. In relazione alle cause di esclusione, tenuto conto degli orientamenti della Commissione di esperti, il Ministero ha deciso di estendere l’inapplicabilità degli Isa a tutti i contribuenti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019, indipendentemente dall’aver subito una contrazione dei ricavi nel 2021.

Per cercare di far ordine sulle nuove cause di esclusione introdotte con i decreti di quest’anno, nello schema seguente sono riepilogate le ipotesi previste per il periodo d’imposta 2021 per escludere dall’applicazione degli Isa i contribuenti che hanno subito in misura maggiore gli effetti della crisi provocata dal Covid19.

  Causa di esclusione Riferimento normativo
1 Contribuenti che hanno subito una diminuzione dei ricavi ovvero dei compensi di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2021, rispetto al periodo d’imposta 2019. Dm 21/03/2022
2 Contribuenti che esercitano, in maniera prevalente, le attività economiche individuate dai codici attività riportati nell’allegato alle istruzioni per la compilazione dei modelli Isa (si tratta, nel complesso, di 29 codici attività appartenenti a 9 settori Isa che hanno subito maggiormente, nel complesso, gli effetti della crisi provocata dal Covid19).       Dm 29/04/2022
3 Contribuenti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019. Dm 29/04/2022

All’interno dell’elenco delle 29 attività escluse dall’applicazione degli Isa compaiono attività quali, ad esempio, quella di trasporto con taxi, delle agenzie di viaggio, delle discoteche e sale da ballo, dei cinema o, ancora, delle palestre e delle piscine.

Le modifiche apportate agli Isa
Naturalmente il decreto 29 aprile contiene, oltre all’individuazione delle nuove cause di esclusione, anche gli interventi su cui la Commissione degli esperti, nella riunione dello scorso 7 aprile, ha dato parere favorevole:
Tali interventi riguardano:

Correttivi Covid

  • l’introduzione di correttivi in relazione al solo periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021, al fine di tenere conto, in base all’articolo 148 del Dl n. 34/2020, degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19, a seguito dell’individuazione di una metodologia statistico-economica utilizzata per la revisione congiunturale straordinaria degli Isa

Individuazione degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale e delle misure di ciclo settoriale

  • l’individuazione, anche sulla base della metodologia statistico-economica utilizzata per la revisione congiunturale straordinaria degli Isa, degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale e delle misure di ciclo settoriale al fine di tener conto, nel primo caso, di situazioni di differenti vantaggi, ovvero, svantaggi competitivi, in relazione alla collocazione territoriale, nel secondo caso, degli effetti dell’andamento congiunturale

Altre modifiche specifiche

  • le altre modifiche rese necessarie al fine di tenere conto dell’istituzione, modifica o ridenominazione di alcuni comuni o provincie, avvenute nel corso del 2021.

Infine vale la pena ricordare che sul sito dell’Agenzia delle entrate è pubblicato il software “Il tuo Isa 2022” per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo d’imposta 2021, che consente il calcolo per tutti i 175 Isa, comprensivo anche delle integrazioni approvate con il DM 29 aprile 2022.

Isa: nel decreto Mef le nuove cause di esclusione

Ultimi articoli

Normativa e prassi 7 Novembre 2025

Immobili, le indennità di servitù dal 2024 rientrano nei redditi diversi

La nuova formulazione della norma di riferimento impone la tassazione delle somme percepite per la costituzione di diritti reali di godimento, anche se derivanti da esigenze di pubblica utilità L’indennità di servitù, corrisposta a titolo di saldo in relazione alla costituzione del diritto reale di godimento, come nel caso di una linea elettrica a servizio di un immobile ubicato in un’area interessata da un esproprio finalizzato alla realizzazione di un progetto di pubblica utilità, va tassata come reddito diverso.

Normativa e prassi 7 Novembre 2025

Liquidazione Iva di gruppo, focus sull’esonero dalla garanzia

In una risposta ad interpello l’Agenzia fa luce sui requisiti per fruirne con riguardo alle eccedenze di imposta a credito compensate tra le società che fanno parte del perimetro di liquidazione Con una risposta a un interpello, l’Agenzia fornisce chiarimenti sui requisiti per l’esonero dalla presentazione della garanzia per le eccedenze di credito Iva utilizzate in compensazione nell’ambito della liquidazione dell’Iva di gruppo (articolo 73 comma 3 del Dpr n.

Attualità 7 Novembre 2025

False comunicazioni dell’Agenzia anche a tema rimborsi

In caso di dubbi sulla veridicità delle comunicazioni ricevute apparentemente dalle Entrate, è sempre consigliabile consultare la pagina apposita sul sito istituzionale o rivolgersi all’assistenza Con l’avviso del 7 novembre, è descritta una falsa comunicazione in circolazione che, sfruttando illecitamente il logo dell’Agenzia delle entrate, informerebbe su un presunto rimborso fiscale €1495,39.

Attualità 6 Novembre 2025

Nuova campagna di phishing, sulla dichiarazione delle criptovalute

Una mail fraudolenta induce il destinatario a utilizzare un servizio telematico inesistente dell’Agenzia per effettuare la dichiarazione del proprio patrimonio in valuta virtuale L’Agenzia delle entrate segnala l’ennesimo caso di phishing finalizzato a ottenere i dati degli utenti.

torna all'inizio del contenuto