7 Aprile 2022
Dagli “esperti”, semaforo verde ai correttivi Isa per il periodo 2021
Nella seduta di oggi, 7 aprile, la Commissione degli esperti (articolo 9-bis, comma 8, Dl n. 50/2017) ha fornito parere positivo all’approvazione dei correttivi per il periodo d’imposta 2021, al fine di adeguare i risultati dell’applicazione dei 175 indici sintetici di affidabilità fiscale agli effetti economici negativi provocati dalle misure restrittive, predisposte per contrastare la diffusione del Covid-19.
La Commissione, nell’occasione, ha esaminato una serie di argomenti riguardanti:
- gli interventi correttivi straordinari “Covid-19” relativi agli Isa in applicazione per il periodo d’imposta 2021
- le ulteriori cause di esclusione per il periodo d’imposta 2021 correlati al “Covid-19”
- l’aggiornamento delle misure di ciclo settoriale e degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta;
- l’aggiornamento delle analisi territoriali.
Gli interventi correttivi su cui si è espressa riguardano il solo periodo d’imposta 2021 e ripercorrono, in buona sostanza, quelli già individuati per lo scorso anno ovvero:
- la modifica degli indicatori elementari di affidabilità definiti tramite “stime panel” (ricavi/compensi per addetto, valore aggiunto per addetto; reddito per addetto)
- la modifica degli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia definiti da “soglie economiche di riferimento” (durata delle scorte, analisi dell’apporto di lavoro delle figure non dipendenti, copertura delle spese per dipendente, eccetera).
Anche per il periodo d’imposta 2021, l’applicazione dei 175 Isa sarà dunque effettuata con il ricorso agli specifici interventi correttivi individuati sulla base della metodologia statistico-economica utilizzata per la revisione congiunturale straordinaria degli Isa, per tener conto della crisi economica conseguente alla situazione di emergenza epidemiologica, come prevede l’articolo 148 del decreto “Rilancio” (Dl n. 34/2020).
A tal proposito, è interessante evidenziare che alla Commissione sono stati mostrati, da parte dell’Agenzia e di Sose, i risultati dell’applicazione nel periodo d’imposta 2020 degli Isa integrati dai correttivi Covid approvati lo scorso anno.
Tali dati mostrano la sostanziale efficacia dei correttivi nel tenere conto degli effetti economici negativi provocati dalla pandemia sugli operatori economici. I contribuenti che nel 2020 hanno ottenuto un punteggio di affidabilità fiscale uguale o maggiore a 8, infatti, rappresentano il 43,5% di coloro che hanno applicato gli Isa, mentre nell’anno precedente, ossia un anno non Covid, la percentuale era poco più del 38 per cento.
Un altro aspetto di particolare interesse, di cui si è occupata la Commissione, riguarda l’individuazione di due ulteriori cause di esclusione dall’applicazione degli Isa, che vanno a integrare quella già individuata con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze di prossima pubblicazione (su questa prima causa di esclusione si era già espressa positivamente la Commissione degli esperti nella riunione del 17 dicembre 2021 – vedi articolo “Evoluzioni degli Isa 2021: arriva il via libera degli “esperti””), che prevede l’esclusione dell’applicazione degli Isa nei confronti dei contribuenti che hanno subito una diminuzione dei ricavi, ovvero dei compensi, di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2021, rispetto a quello 2019.
Nello specifico, con le due nuove ipotesi, per il periodo d’imposta 2021, verranno esclusi dall’applicazione degli Isa anche i contribuenti che esercitano le attività economiche individuate in un apposito elenco (che sarà allegato alle istruzioni per la compilazione dei modelli Isa), identificate con i codici attività per i quali, in fase di analisi, è risultata verificata almeno una delle seguenti condizioni:
- oltre metà dei contribuenti del settore Isa, tra quelli che hanno presentato le liquidazioni periodiche Iva, presenta una riduzione dell’ammontare delle operazioni attive del 2021 rispetto a quelle del 2019 superiore al 33%
- oltre metà dei contribuenti del settore Isa, tra quelli che hanno trasmesso fatture elettroniche, presenta una riduzione dell’ammontare delle operazioni attive del 2021 rispetto a quelle del 2019 superiore al 33%.
Si tratta, nel complesso, di 29 codici attività appartenenti a 9 settori Isa.
Fuori dagli Isa restano, inoltre, quelli che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019 e, contemporaneamente, hanno subito una diminuzione dei ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d) ed e), ovvero dei compensi (articolo 54, comma 1) di almeno il 33% nel periodo d’imposta 2021, rispetto a quello 2020 (su questa causa di esclusione, è giusto segnalare che 21 membri della Commissione hanno manifestato voto contrario, per ragioni di tipo metodologico).
Come avvenuto lo scorso anno, coloro che saranno esclusi dall’applicazione degli indici, sulla base delle situazioni legate agli effetti del Covid, saranno comunque tenuti alla presentazione dei modelli Isa.
Così come anticipato, la Commissione è stata chiamata a fornire il proprio parere, oltre che sulle questioni strettamente legate agli interventi finalizzati a tener conto della crisi economica conseguente alla situazione di emergenza epidemiologica, anche su altri interventi a carattere ordinario sugli Isa in applicazione per il 2021, ossia, l’aggiornamento delle misure di ciclo settoriale e degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta e l’aggiornamento delle analisi territoriali.
L’individuazione degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta per area territoriale e delle misure di ciclo settoriale, infatti, sono interventi che vengono effettuati per intercettare:
- nel primo caso, situazioni di differenti vantaggi, ovvero, svantaggi competitivi, in relazione alla collocazione territoriale
- nel secondo caso, gli effetti dell’andamento congiunturale.
L’aggiornamento delle territorialità, infine, è necessario allo scopo di tener conto dell’istituzione, soppressione, modifica o ridenominazione di alcuni comuni, avvenute nel corso del 2021.
Ricordando che il parere della Commissione degli esperti in merito ai temi riguardanti gli Isa, fornito sulla base di quanto previsto dal comma 8 dell’articolo 9-bis del Dl n. 50/2017, è da intendersi obbligatorio e non vincolante, vale la pena evidenziare che tutti gli interventi descritti finora, su cui si è espressa in maniera sostanzialmente positiva la Commissione, dovranno essere necessariamente resi operativi attraverso la relativa approvazione con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze da emanare, per effetto della proroga disposta dall’articolo 148 del decreto “Rilancio”, entro il prossimo 30 aprile.
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