Normativa e prassi

26 Agosto 2020

Pagamento Bollo all’estero: l’Iban coincide con quello per i contratti

Un operatore economico che, risiede all’estero e deve versare il Bollo su un contratto di appalto ma non può assolvere l’imposta con una delle modalità tradizionali, può pagare tramite bonifico, utilizzando il medesimo codice Iban, in generale, utilizzabile per la registrazione di alcuni atti e contratti, reperibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate nella sezione ‘Pagamento delle imposte all’Estero‘. Il debitore avrà cura di specificare nella causale il proprio codice fiscale, in mancanza, la denominazione, e gli estremi dell’atto a cui si riferisce l’imposta. Questa la precisazione contenuta nella risposta n. 275 del 26 agosto 2020.

L’ente che presenta il quesito all’Agenzia delle entrate chiede la modalità di assolvimento dell’imposta di bollo da parte di un operatore economico straniero al quale viene aggiudicato un appalto e deve versare il Bollo sul contratto. In sostanza, l’interpellante vuole sapere come versare l’imposta di bollo su contratti di affidamento di appalti per beni e servizi, secondo quanto previsto all’articolo 2 della Tariffa allegata al Dpr n. 642/1972, che disciplina l’imposta di bollo, rappresentando che non riesce a trovare nella sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate dedicata ai pagamenti delle imposte dall’estero le istruzioni specifiche per questo tipo di onere.

I tecnici dell’Agenzia nel formulare la risposta richiamano la norma richiamata che l’assoggettamento del tributo in misura specifica per le “Scritture private contenenti convenzioni o dichiarazioni anche unilaterali con le quali si creano, si modificano, si estinguono, si accertano o si documentano rapporti giuridici di ogni specie”. I contratti di appalto che in base a questa norma scontano l’imposta di bollo, devono seguire i dettami dell’articolo 3 del Dpr n. 642/1972, che stabilisce che la corresponsione avviene secondo le indicazioni della Tariffa allegata:

  1. mediante pagamento dell’imposta ad intermediario convenzionato con l’Agenzia delle Entrate, il quale rilascia, con modalità telematiche, apposito contrassegno
  2. in modo virtuale, mediante pagamento dell’imposta all’ufficio dell’Agenzia dell’entrate o ad altri uffici autorizzati o mediante versamento in conto corrente postale.

Entrando nello specifico, al fine di definire le modalità dell’assolvimento dell’imposta di bollo da parte di un operatore economico non residente in Italia al quale viene aggiudicato un appalto, l’Agenzia ricorda che sul sito internet istituzionale esiste una sezione dedicata ai pagamenti dall’estero, ove è chiarito che i contribuenti stranieri e non titolari di conti correnti presso banche convenzionate con l’Agenzia possono eseguire il versamento delle imposte dovute mediante bonifico in euro in favore del bilancio dello Stato oppure dei conti di tesoreria secondo le indicazioni specifiche. In tale area si trova una tabella, come anche richiamato dall’istante, dove sono elencati i codici Iban da utilizzare per il pagamento, mediante bonifico, delle imposte da parte di soggetti non residenti.
Tra questi, l’amministrazione rappresenta che il codice Iban per pagare il Bollo tramite bonifico IT07Y0100003245348008120501 è, in generale, utilizzabile per la registrazione di alcuni atti e contratti. Tale circostanza non esclude che se il debitore non risiede in Italia sia possibile utilizzare il medesimo codice Iban per effettuare il pagamento dell’imposta di bollo.

Detto ciò, conclude l’Agenzia, se il debitore si trova all’estero e non può assolvere l’imposta di bollo utilizzando una delle modalità tradizionali, potrà pagare tramite bonifico utilizzando il codice Iban su indicato, avendo cura di specificare nella causale il proprio codice fiscale (in mancanza, la denominazione) e gli estremi dell’atto a cui si riferisce l’imposta.

Pagamento Bollo all’estero: l’Iban coincide con quello per i contratti

Ultimi articoli

Normativa e prassi 31 Ottobre 2025

Pos e registratori di cassa: ecco come gestirne il collegamento

Definite le modalità con cui gli esercenti potranno abbinare gli strumenti per i pagamenti elettronici con quelli di certificazione dei corrispettivi, come richiesto in via obbligatoria dal 2026 La legge di Bilancio 2025 ha disposto nuovi obblighi in capo agli esercenti delle attività di vendita al dettaglio e assimilate, prevedendo la piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il processo di pagamento elettronico.

Attualità 31 Ottobre 2025

Mese dell’Educazione finanziaria: l’Agenzia presente anche quest’anno

Dal 1° al 30 novembre tanti eventi in tutta Italia che puntano ad accrescere le competenze di cittadini e ragazzi di ogni età sulla gestione delle proprie risorse, anche sotto l’aspetto fiscale Ritorna il mese dell’educazione finanziaria, l’iniziativa promossa ogni anno a novembre dal ministero dell’Economia e delle Finanze per accrescere le conoscenze e competenze finanziarie dei cittadini, in particolare dei più giovani, attraverso una serie di eventi realizzati da istituzioni pubbliche, associazioni e imprese accreditate.

Normativa e prassi 30 Ottobre 2025

Superbonus su immobile donato: il ricavato della vendita è tassabile

L’esclusione dall’imposizione vige solo se il manufatto è acquisito per successione o adibito ad abitazione principale per la maggior parte del possesso Nell’ipotesi di cessione a titolo oneroso di un immobile ricevuto in donazione, sul quale siano stati effettuati interventi edilizi agevolati con il Superbonus conclusi da meno di dieci anni, la plusvalenza generata dalla vendita è soggetta a tassazione.

Normativa e prassi 30 Ottobre 2025

Nuovo bonus mamme 2025: dall’Inps istruzioni sul contributo

Destinato alle lavoratrici con almeno due figli e con un reddito annuo non superiore a 40mila euro, il sostegno di 40 euro mensili è esentasse e non partecipa alla composizione dell’Isee Con la circolare n.

torna all'inizio del contenuto