Categoria: Giurisprudenza
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Polizza vita a favore della moglietra i beni sequestrabili all’indagato

Giurisprudenza 24 Marzo 2017

Polizza vita a favore della moglietra i beni sequestrabili all’indagato

Giurisprudenza Polizza vita a favore della moglietra i beni sequestrabili all’indagato Il carattere autonomo del diritto acquistato dal beneficiario dell’assicurazione non esclude che i premi versati dall’inquisito possano essere sottoposti alla procedura cautelativa Nell’ipotesi di evasione fiscale, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente può avere a oggetto anche una polizza vita in favore della moglie stipulata dal marito (evasore) con il proprio denaro.

La disciplina dell’abuso del diritto si applica anche ai diritti doganali

Giurisprudenza 16 Marzo 2017

La disciplina dell’abuso del diritto si applica anche ai diritti doganali

Giurisprudenza La disciplina dell’abuso del dirittosi applica anche ai diritti doganali Nel caso erano coinvolti alcuni amministratori di società, indagati in quanto, nella loro attività di importazione da paesi extra-Ue, non avevano versato né l’Iva né i dazi Con la sentenza 35575/2016, la Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi in merito all’applicabilità della disciplina dell’abuso del diritto nella materia doganale, nell’ambito di una controversia volta ad acclarare la legittimità del recupero a tassazione dei diritti di confine (dazi doganali e Iva all’importazione) dovuti in relazione a talune operazioni d’importazione nell’Unione europea di banane originarie di Stati Acp (Africa, Caraibi e Pacifico) e di altri Stati terzi che hanno beneficiato del dazio agevolato.

La delega di firma su atti “pesanti”è valida anche per quelli “leggeri”

Giurisprudenza 14 Marzo 2017

La delega di firma su atti “pesanti”è valida anche per quelli “leggeri”

Giurisprudenza La delega di firma su atti “pesanti”è valida anche per quelli “leggeri” A differenza di quella di funzioni, non comporta alcun trasferimento di competenze tra autorizzante e autorizzato: il primo continua a mantenere la paternità di quanto sottoscritto Secondo la suprema Corte di cassazione la delega di firma conferita, ai sensi dell’articolo 42 del Dpr 600/1973, dal capo ufficio al funzionario appartenente alla carriera direttiva, relativa alla possibilità di sottoscrivere atti di accertamento di valore superiore a una determinata soglia, implica altresì l’autorizzazione a firmare gli atti di valore inferiore.

Quote “scontatissime” alla figlia.La cessione è di certo fittizia

Giurisprudenza 14 Marzo 2017

Quote “scontatissime” alla figlia.La cessione è di certo fittizia

Giurisprudenza Quote “scontatissime” alla figlia.

L’omesso deposito dell’inventarioriqualifica l’erede puro e semplice

Giurisprudenza 9 Marzo 2017

L’omesso deposito dell’inventarioriqualifica l’erede puro e semplice

Giurisprudenza L’omesso deposito dell’inventarioriqualifica l’erede puro e semplice Il chiamato, presentata la dichiarazione di successione beneficiata, deve provvedere all’adempimento entro tre mesi, con possibilità di chiedere una proroga all’autorità giudiziaria La Corte di cassazione, con due pronunce emesse lo stesso giorno, si è espressa in materia di accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, affermando che, ai fini della determinazione dell’imposta di successione, non c’è differenza tra l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario e quella pura e semplice e spetta sempre al chiamato provvedere a documentare, ai sensi delle disposizioni dell’articolo 23, Dlgs 346/1990 (Testo unico sulle successioni), le dedotte passività e procedere alla redazione dell’inventario, ottemperando a quanto disciplinato dagli articoli 485 e 487 del codice civile (Cassazione, sentenze nn.

Ricorso, notifica e altro ancora:l’Avvocato dello Stato fa da sé

Giurisprudenza 28 Febbraio 2017

Ricorso, notifica e altro ancora:l’Avvocato dello Stato fa da sé

Giurisprudenza Ricorso, notifica e altro ancora:l’Avvocato dello Stato fa da sé Deve solo dotarsi di un apposito registro cronologico conforme alla normativa, senza dover peraltro prevedere altre specifiche modalità di consegna tramite il servizio postale È legittima la notificazione del ricorso per cassazione eseguita direttamente dall’Avvocatura dello Stato a mezzo del servizio postale secondo la disciplina delle raccomandate “per atti giudiziari” di cui alla legge 890/1982.

Legittima la procedura di notificaal legale residente in altro comune

Giurisprudenza 27 Febbraio 2017

Legittima la procedura di notificaal legale residente in altro comune

Giurisprudenza Legittima la procedura di notificaal legale residente in altro comune Se domiciliato in un municipio diverso da quello della sede della persona giuridica, l’ufficio non ha l’onere di ricercarlo ulteriormente rispetto al domicilio fiscale della società La lettera e dell’articolo 60, Dpr 600/1973, prevede che, quando nel comune nel quale deve eseguirsi la notificazione non vi è abitazione, ufficio o azienda del contribuente, l’avviso del deposito prescritto dall’articolo 140 del codice di procedura civile, in busta chiusa e sigillata, si affigge nell’albo del Comune e la notificazione, ai fini della decorrenza del termine per ricorrere, si ha per eseguita nell’ottavo giorno successivo a quello di affissione.

Atto di riassunzione: rimediabileil mancato richiamo alle motivazioni

Giurisprudenza 27 Febbraio 2017

Atto di riassunzione: rimediabileil mancato richiamo alle motivazioni

Giurisprudenza Atto di riassunzione: rimediabileil mancato richiamo alle motivazioni Non avendo carattere impugnatorio, ma agendo da mero impulso per riattivare la prosecuzione del giudizio, può essere rappresentato anche all’interno delle memorie difensive L’articolo 63 del Dlgs 546/1992 prevede che la riassunzione, a seguito di rinvio della Corte di cassazione, avvenga nelle forme previste rispettivamente per i giudizi di primo e secondo grado, in quanto applicabili.

Accertamento induttivo con ricarico:non si può ridurre in via equitativa

Giurisprudenza 27 Febbraio 2017

Accertamento induttivo con ricarico:non si può ridurre in via equitativa

Giurisprudenza Accertamento induttivo con ricarico:non si può ridurre in via equitativa L’eventuale quantificazione del reddito decisa dal giudice comporterebbe la creazione di una base imponibile con criteri soggettivi, al di fuori delle norme contenute nel Tuir Gli esiti dell’accertamento induttivo non possono essere ridotti dal giudice in via “equitativa”, in assenza di qualsiasi prova anche di natura indiziaria proveniente dalla controparte; il contribuente, infatti, ha l’onere di provare in modo preciso i fatti impeditivi del maggiore ricarico di cui all’accertamento effettuato dall’ufficio.

Notifica contestata: in giudizionon va prodotta copia della cartella

Giurisprudenza 23 Febbraio 2017

Notifica contestata: in giudizionon va prodotta copia della cartella

Giurisprudenza Notifica contestata: in giudizionon va prodotta copia della cartella In caso di spedizione diretta di raccomandata con ricevuta di ritorno, è sufficiente esibire l’avviso di ricevimento e gli estratti di ruolo cui l’atto riscossivo si riferisce Nei giudizi in cui è in contestazione la notifica della cartella di pagamento, non sussiste un onere in capo all’agente della riscossione di produrre in giudizio anche la copia integrale della cartella stessa, oltre all’avviso di ricevimento.

Benefici prima casa: la categoriarileva solo per gli atti dal 2014

Giurisprudenza 16 Febbraio 2017

Benefici prima casa: la categoriarileva solo per gli atti dal 2014

Giurisprudenza Benefici prima casa: la categoriarileva solo per gli atti dal 2014 Per i trasferimenti precedenti al nuovo regime basato sulla classificazione catastale dell’immobile, valgono ancora le caratteristiche qualitative e di superficie dell’abitazione In tema di imposta di registro, per i trasferimenti immobiliari antecedenti al 1° gennaio 2014, i presupposti della revoca dell’agevolazione “prima casa”, per gli immobili considerati di lusso sulla base dei parametri stabiliti dal Dm 2 agosto 1969, permangono anche alla luce dello jus superveniens di cui all’articolo 10, primo comma, lettera a), del Dlgs 23/2011, il quale, nel sostituire il secondo comma dell’articolo 1 della parte prima della tariffa allegata al Dpr 131/1986, ha previsto che l’esclusione dall’agevolazione non dipende dalle caratteristiche qualitative e di superficie (individuate sulla base del suddetto Dm) quanto dalla circostanza che la casa di abitazione sia iscritta in categoria catastale Al, A8 o A9.

Emissione e utilizzo di fatture false:due i reati commessi, due i giudizi

Giurisprudenza 9 Febbraio 2017

Emissione e utilizzo di fatture false:due i reati commessi, due i giudizi

Giurisprudenza Emissione e utilizzo di fatture false:due i reati commessi, due i giudizi Né si applica il principio del ne bis in idem quando chi amministra la società che ha prodotto i documenti fittizi è anche legale rappresentante di quella che se ne avvantaggia L’imprenditore che ha patteggiato la pena per il reato di emissione di fatture false resta punibile per la loro utilizzazione nella dichiarazione annuale.

Obiettiva incertezza normativa:la prova tocca a chi la ipotizza

Giurisprudenza 8 Febbraio 2017

Obiettiva incertezza normativa:la prova tocca a chi la ipotizza

Giurisprudenza Obiettiva incertezza normativa:la prova tocca a chi la ipotizza Spetta al giudice accertare e valutare i fatti indice che, però, vanno indicati dagli interessati, cioè dai trasgressori prima o dall’ufficio in caso di soccombenza in giudizio La sentenza della Cassazione 25689/2016 evidenzia le condizioni processuali per far valere l’esimente prevista dall’articolo 8 del Dlgs n.

Ires e Irap andavano a braccettoin scia al principio di derivazione

Giurisprudenza 8 Febbraio 2017

Ires e Irap andavano a braccettoin scia al principio di derivazione

Giurisprudenza Ires e Irap andavano a braccettoin scia al principio di derivazione La diretta connessione delle due imposte faceva sì che la preferenza di rateizzare una plusvalenza, espressa ai fini della prima, assumesse rilievo anche ai fini della seconda La questione su cui si è pronunciata la Commissione tributaria provinciale di Napoli (sentenza n.

Congiunta: stop alla prescrizionedalla data di notifica al marito

Giurisprudenza 7 Febbraio 2017

Congiunta: stop alla prescrizionedalla data di notifica al marito

Giurisprudenza Congiunta: stop alla prescrizionedalla data di notifica al marito Con la dichiarazione unica, ciascun coniuge accetta i rischi inerenti la possibilità di recapito degli atti solo all’altro e le conseguenze proprie delle obbligazioni solidali Se i coniugi presentano la dichiarazione in forma congiunta, la tempestiva notifica di una cartella di pagamento nei confronti del “coniuge dichiarante” comporta la validità dell’atto notificato al “coniuge co-dichiarante”, anche se quest’ultima notifica è avvenuta oltre i termini prescrizionali previsti dalla legge.

Il versamento manca di sicuro:la sanzione non ha alternative

Giurisprudenza 31 Gennaio 2017

Il versamento manca di sicuro:la sanzione non ha alternative

Giurisprudenza Il versamento manca di sicuro:la sanzione non ha alternative Corretto il comportamento dell’ufficio che ha irrogato la pena ordinaria (pari al 30% dell’importo omesso) prevista, in deroga agli istituti del favor rei, per questo tipo di violazione Non può essere invocata l’applicazione del cumulo giuridico e della continuazione dal contribuente che omette o ritarda il versamento dell’imposta liquidata in dichiarazione.

Debiti in banca e liquidi in cassa,ok all’induttivo per fare chiarezza

Giurisprudenza 31 Gennaio 2017

Debiti in banca e liquidi in cassa,ok all’induttivo per fare chiarezza

Giurisprudenza Debiti in banca e liquidi in cassa,ok all’induttivo per fare chiarezza La stipula di un nuovo oneroso mutuo, nonostante le consistenti disponibilità finanziarie, e sospetti e ripetuti finanziamenti dei soci sono pesanti indizi di occultamento di ricavi La società che riporta un’elevata esposizione bancaria, fonte di costi e oneri passivi, in presenza di un ingente saldo positivo del conto cassa, manifesta una palese condotta antieconomica.

Prima casa ceduta nei cinque anni:la cassa integrazione non giustifica

Giurisprudenza 30 Gennaio 2017

Prima casa ceduta nei cinque anni:la cassa integrazione non giustifica

Giurisprudenza Prima casa ceduta nei cinque anni:la cassa integrazione non giustifica Soltanto tredici settimane di Cig, senza neanche la prova dell’insostenibilità del mutuo, non legittimano la vendita “precoce” dell’immobile acquistato fruendo dei benefici fiscali Il collocamento “temporaneo” in cassa integrazione non integra un’ipotesi di causa di forza maggiore idonea a impedire la decadenza dall’agevolazione “prima casa”, laddove l’abitazione venga venduta prima del decorso di un quinquennio dalla data d’acquisto.

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