Dati e statistiche

19 Giugno 2025

Osservatorio del mercato immobiliare: più negozi in locazione nel 2024

Il Rapporto immobiliare 2025 del mercato non residenziale, disponibile nella sezione online dedicata alle pubblicazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare, nelle ultime tre edizioni fornisce informazioni dettagliate sui contratti di locazione stipulati nell’anno di indagine per le unità immobiliari di categoria catastale C/1: negozi e botteghe. Lo studio si concentra sul numero di immobili oggetto di locazione nell’anno di indagine, sulla superficie complessiva e la superficie media locata, sul canone annuo complessivo e sul canone annuo per unità di superficie.

Le informazioni analizzano le locazioni di immobili commerciali (categoria C/1) registrati con codici specifici, incrociati con i dati catastali per garantirne la corretta destinazione d’uso. I contratti non abitativi hanno una durata minima di 6 anni, con alcune eccezioni, e l’analisi esclude quelli inferiori a un anno.
Un indicatore chiave è l’Iml, che misura la dinamica del mercato come rapporto tra nuove locazioni e immobili disponibili, e viene utilizzato per valutare l’andamento delle locazioni. L’analisi, riferita al 2024 e comparata con i dati del 2023, è articolata per area geografica, città capoluogo e grandi città. Sono inoltre disponibili le serie storiche annuali a partire dal 2016.

Nello scorso anno, i negozi hanno rappresentato circa il 35% delle locazioni non residenziali, quota stabile rispetto al 2023 ma in calo rispetto al 2016, quando era pari al 40 per cento.
I contratti registrati nel 2024 ammontano a circa 115mila unità (+1,4% rispetto al 2023). La quota maggiore si osserva al Sud (29%), seguita dal Centro e Nord Ovest (23% ciascuno) e dalle Isole (11%). Nei soli capoluoghi, il numero maggiore spetta al Centro (30%).023). La quota maggiore si osserva al Sud (29%), seguita dal Centro e Nord Ovest (23% ciascuno) e dalle Isole (11%). Nei soli capoluoghi, il numero maggiore spetta al Centro (30%).

immagine

L’aumento è generalizzato in tutte le aree rispetto all’anno precedente, eccetto al Nord Est (-0,8%). Le Isole mostrano l’incremento più marcato (+3,2%).

In relazione allo stock complessivo, l’intensità delle locazioni misurata con l’Iml è pari al 6%, in aumento di 0,11 punti percentuali rispetto al 2023. Nei capoluoghi, l’Iml supera il 7%, ma la variazione tendenziale dei volumi di negozi locati si ferma a + 0,6% delle nuove locazioni.

Nel 2024, la superficie complessiva locata è di circa 10,8 milioni di m² (+1,7%), con una media di 94 m² per unità, stabile rispetto al 2023. L’aumento è più consistente nel Sud e nelle Isole (+3,8%), mentre si registra un calo nel Nord Est (-2,1%). Nei capoluoghi, l’incremento è contenuto (+0,4%).

Il canone complessivo registrato è pari a circa 1,3 miliardi di euro, con i capoluoghi che contribuiscono per circa 670 milioni. Il canone medio annuo per m² è di 125 euro (+2,7%), che nei capoluoghi sale a 174 euro/m², con punte nel Nord Ovest (quasi 208 €/m²). Nel Nord Est, pur in presenza di un calo di locazioni, si registra un forte aumento del canone medio (+11,2%).

immagine

La serie storica, dal 2016 al 2024, del canone annuo per m2 mostra una crescita, interrotta dalla pandemia nel 2020 e ripresa a partire dal 2022. Nel 2024, tutte le aree superano i valori del 2016, avvicinandosi a quelli massimi del 2019, con il Nord Ovest che mostra livelli sempre più elevati rispetto alle altre aree (figura in basso). 

immagine 3

Nelle otto principali città italiane, nel 2024 si concentra circa il 20% delle locazioni nazionali, in lieve aumento sul 2023 (+0,4%). In calo i numeri registrati a Roma, Milano, Genova, Bologna e Firenze; in crescita Torino (+3,3%), Napoli (+2,8%) e soprattutto a Palermo (+12,3%). L’Iml nelle grandi città è elevato, superando ovunque il 6%, con punte vicine all’8% a Milano, Roma e Palermo.

La superficie media dei negozi locati nelle grandi città è di circa 85 m² (quasi 96 m² a Roma e Milano, minimo a Napoli con 66 m²). Il canone complessivo annuo ammonta a circa 393 milioni di euro (+1,7%), pari a oltre un terzo del totale nazionale. Il canone medio annuo per m² è poco sotto i 220 euro, con un massimo a Milano (circa 330 euro/m²) e un minimo a Palermo (137 euro/m²).
 

immagine 4
immagine 5

Fonte: Rapporto immobiliare 2025 – Immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva

Osservatorio del mercato immobiliare: più negozi in locazione nel 2024

Ultimi articoli

Attualità 14 Ottobre 2025

Sport Bonus 2025: al via le domande per la seconda finestra

Trenta giorni di tempo, dall’apertura dei termini, per presentare l’istanza di ammissione al procedimento ed essere così autorizzati ad effettuare l’erogazione liberale Dal 15 ottobre si apre la seconda finestra per l’invio online delle domande da parte delle imprese che vogliono usufruire del credito di imposta per le erogazioni liberali in denaro in favore dei soggetti titolari o gestori di impianti sportivi pubblici.

Attualità 14 Ottobre 2025

Nuova campagna di phishing: truffa al telefono su falsi crediti

Falsi funzionari dell’Agenzia chiedono alla potenziale vittima di comunicare i dati anagrafici e fiscali, l’istituto di credito e relativo Iban del proprio conto corrente Con l’avviso del 14 ottobre, l’Agenzia avverte i contribuenti su nuovi tentativi di truffa che per andare a buon fine sfruttano tematiche di particolare interesse fiscale.

Normativa e prassi 14 Ottobre 2025

Tardiva registrazione della locazione: sanzione tarata sulla prima annualità

In caso di opzione per il regime di cedolare secca si applica la misura fissa di 250 euro per l’omissione o di 150 euro per il ritardo con il quale viene svolto l’adempimento In caso di tardiva registrazione di un contratto di locazione o sublocazione di immobili a uso abitativo di durata pluriennale, la sanzione prevista è commisurata all’imposta di registro calcolata sull’ammontare del canone relativo alla prima annualità, se il contribuente ha scelto il pagamento rateizzato dell’imposta.

Normativa e prassi 13 Ottobre 2025

Due nuovi casi sul regime impatriati, i chiarimenti operativi dell’Agenzia

Le domande riguardano i requisiti di accesso in presenza di una collaborazione universitaria svolta in parallelo e l’applicazione della preclusione per i dipendenti delle istituzioni Ue L’Agenzia delle entrate, con due risposte pubblicate oggi nell’apposita sezione del sito, chiarisce i dubbi sull’applicazione del nuovo regime per i lavoratori impatriati.

torna all'inizio del contenuto