20 Maggio 2025
Locazioni residenziali 2024: salgono i numeri dei contratti brevi
Disponibile, da oggi, sul sito dell’Agenzia delle entrate, il Rapporto immobiliare relativo al mercato residenziale. Il volume, redatto in collaborazione con l’Abi, fornisce un’analisi completa di quanto accaduto nel 2024 nel settore delle abitazioni, dai dati sui volumi di compravendita, alle superfici scambiate, ai valori di scambio, agli acquisti assistiti da mutui ipotecari, fino alle locazioni e all’indice di affordability.
A seguire, riportiamo brevemente i risultati relativi al mercato delle locazioni.
Nel 2024, il numero di unità ad uso abitativo locate per intero è stato di poco inferiore a 1,3 milioni, dato lievemente in calo rispetto a quello osservato l’anno precedente, -0,6 per cento. Sulla base delle diverse tipologie e durate dei contratti di locazione registrati, il mercato delle locazioni è distinto in quattro segmenti:
- ORD_T – Ordinario transitorio (contratti non agevolati con durata inferiore a 3 anni)
- ORD_L – Ordinario lungo periodo (contratti non agevolati con durata a partire da 3 anni)
- AGE_S – Agevolato studenti (contratti agevolati con durata inferiore a 3 anni)
- AGE_C – Agevolato concordato (contratti agevolati con durata a partire da 3 anni).
Dal 2016 al 2024 il peso relativo dei contratti ordinari di lungo periodo in termini di numero di immobili locati si è progressivamente ridotto passando dal 53% a poco più del 40%, a favore, in gran parte, di contratti con durata più breve (Figura 1).
Per l’insieme degli immobili locati sono disponibili i principali indicatori ed è stata analizzata la loro distribuzione nei diversi ambiti territoriali e nei comuni ad alta tensione abitativa.
Nel Rapporto sono elaborati, per ogni segmento di mercato individuato, oltre al numero di abitazioni locate, la superficie degli immobili e il canone stabilito nei contratti. Inoltre, analogamente a quanto definito per le compravendite, per il mercato degli affitti è stato calcolato l’indice Iml, intensità del mercato delle locazioni, dato dal rapporto tra il numero di abitazioni locate e il numero di abitazioni potenzialmente locabili.
Nel 2024, le abitazioni concesse in locazione con contratto transitorio (ORD_T) sono state quasi 290mila, il 2% in più rispetto al 2023; il canone annuo medio registrato in questi contratti, pari a circa 112 euro al metro quadro, è molto più elevato di quello rilevato negli altri segmenti, in particolare in alcune metropoli, Milano e Firenze, dove il canone supera la soglia dei 200 euro per mq.
I contratti ORD_L coinvolgono circa 413mila abitazioni, caratterizzate da una superficie media di 85 mq e un canone di locazione medio di 79 euro al metro quadro. Nei comuni ad alta tensione abitativa, il valore medio sale a 100 euro, con punte di 129 euro al metro quadro al Nord Ovest. Tra le grandi città, Milano si posiziona al vertice per dinamicità, con un Iml attorno all’8% con canone medio di 209 euro al metro quadro, mentre Roma, Firenze e Bologna seguono con canoni tra 150 e 160 euro al metro quadro.
Il segmento AGE_S cresce ancora, con oltre 66mila abitazioni locate, lo 0,4% dello stock. Il canone medio è di 90 euro al metro quadro, più elevato al Centro (107 €/mq). Roma è prima per numero di locazioni (quasi 8mila), seguita da Torino. Milano e Bologna, realtà che, pur con una vasta popolazione studentesca, registrano una quota marginale per questo segmento.
Infine, il mercato AGE_C, stabile rispetto allo scorso anno, che comprende quasi 242mila locazioni, mostra il canone medio più basso, quasi 76 euro al metro quadro. Il Centro Italia è l’area in cui questa tipologia di contratti è più diffusa, in particolare nella città di Roma. Milano ha volumi limitati, ma presenta il canone più elevato, circa 161 euro al metro quadro. Anche in questo segmento, i canoni più bassi si riscontrano a Palermo, con 61 €/mq.
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