Normativa e prassi

11 Aprile 2025

Anomalie dati Iva 2022: l’Agenzia avvisa i contribuenti

In arrivo le lettere dell’Agenzia che consentono ai contribuenti di sanare, con sanzioni ridotte, eventuali errori rilevati nella dichiarazione Iva 2022, chiedere al fisco dei chiarimenti sulla propria posizione, fornire dei dati di cui l’amministrazione finanziaria non è a conoscenza. Le comunicazioni, in sintesi, segnalano eventuali anomalie emerse tra i dati delle fatture elettroniche emesse e dei corrispettivi giornalieri memorizzati e trasmessi e quelli indicati nella dichiarazione Iva relativa al 2022.

Le novità nel provvedimento del direttore dell’Agenzia dell’11 aprile 2025.

Le comunicazioni, come ogni anno, sono inviate al domicilio digitale del contribuente e sono disponibili anche nel relativo Cassetto fiscale e nell’applicativo web “Fatture e Corrispettivi”.

Finalizzato a favorire e semplificare il rapporto tra contribuenti e fisco, l’invio delle comunicazioni risale alla legge di Bilancio 2015 (articolo 1, comma 636, della legge n. 190/2014), che ha demandato a un provvedimento dell’Agenzia il compito di definire le modalità con cui i dati Iva emersi sono messi a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza.

In sintesi, le comunicazioni delle Entrate riportano le seguenti informazioni:

  • il codice fiscale e il nome del contribuente
  • il numero identificativo della comunicazione e l’anno d’imposta
  • il codice atto
  • il totale delle operazioni Iva trasmesse telematicamente (Dlgs n 127/2015, articolo 1, commi 209-214 legge n. 244/2007)
  • le modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio dell’anomalia riscontrata
  • le modalità con cui il contribuente può richiedere informazioni o segnalare a sua volta all’Agenzia elementi sconosciuti al fisco
  • le modalità con cui il contribuente può regolarizzare errori o omissioni, beneficiando così delle sanzioni ridotte.

Il provvedimento precisa, inoltre, che i contribuenti, con lo stesso domicilio digitale potranno chiedere all’Agenzia delle entrate, anche tramite intermediario, ulteriori informazioni o segnalare elementi che possano chiarire la propria posizione.

I contribuenti, a seguito delle lettere inviate dall’Agenzia, hanno la possibilità di regolarizzare gli errori dichiarativi avvalendosi del ravvedimento operoso (articolo 13 del Dlgs n. 472/1997) che prevede la riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso.

Anomalie dati Iva 2022: l’Agenzia avvisa i contribuenti

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