25 Marzo 2022
Segnalazioni preventive per favorire la regolarizzazione spontanea
Definite, con il provvedimento del 25 marzo 2022, siglato oggi dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, le modalità, anche telematiche, con cui l’Amministrazione finanziaria mette a disposizione di contribuenti e Guardia di finanza le informazioni in suo possesso da cui risultano discordanze tra il volume d’affari dichiarato e i dati in possesso dell’Agenzia. L’obiettivo è favorire l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti. Si tratta di omissioni parziali o totali emerse dalle fatture trasmesse o da comunicazioni pervenute al Fisco da soggetti passivi Iva.
Gli elementi forniti consentono, al destinatario degli alert, di regolarizzare la situazione tramite il ravvedimento operoso, pagando, quindi, sanzioni “scontate”. La via d’uscita agevolata può essere adottata anche se la violazione è stata già constatata ovvero anche in caso i accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo in corso, di cui gli interessati abbiano avuto formale conoscenza, salvo la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento o di comunicazioni di irregolarità emerse dai controlli formali o automatici delle dichiarazioni.
Il provvedimento indica, inoltre, le modalità con le quali i contribuenti possono richiedere informazioni o comunicare all’Agenzia delle entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti che possano giustificare la violazione.
La comunicazione arriva al domicilio digitale dell’interessato o, se non comunicato, per posta ordinaria. La stessa comunicazione e gli stessi dati saranno anche consultabili sia all’interno del “Cassetto fiscale” del contribuente che tramite l’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”, contenente il dettaglio dei movimenti rilevanti effettuati dal soggetto passivo e dei dati dichiarati nel periodo di riferimento.
Nella lettera sono specificati:
- codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente
- numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta
- codice atto
- totale delle operazioni imponibili comunicate dai clienti soggetti passivi Iva e di quelle effettuate nei confronti di consumatori finali comunicate dal contribuente stesso
- totale delle operazioni imponibili relative alle fatture elettroniche inviate
- modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata.
Il contribuente, anche tramite gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni fiscali, può richiedere ulteriori informazioni o segnalare eventuali elementi, fatti e circostanze sconosciute all’Amministrazione finanziaria, con le stesse modalità con cui ha ricevuto l’alert.
Ultimi articoli
Normativa e prassi 7 Novembre 2025
Immobili, le indennità di servitù dal 2024 rientrano nei redditi diversi
La nuova formulazione della norma di riferimento impone la tassazione delle somme percepite per la costituzione di diritti reali di godimento, anche se derivanti da esigenze di pubblica utilità L’indennità di servitù, corrisposta a titolo di saldo in relazione alla costituzione del diritto reale di godimento, come nel caso di una linea elettrica a servizio di un immobile ubicato in un’area interessata da un esproprio finalizzato alla realizzazione di un progetto di pubblica utilità, va tassata come reddito diverso.
Normativa e prassi 7 Novembre 2025
Liquidazione Iva di gruppo, focus sull’esonero dalla garanzia
In una risposta ad interpello l’Agenzia fa luce sui requisiti per fruirne con riguardo alle eccedenze di imposta a credito compensate tra le società che fanno parte del perimetro di liquidazione Con una risposta a un interpello, l’Agenzia fornisce chiarimenti sui requisiti per l’esonero dalla presentazione della garanzia per le eccedenze di credito Iva utilizzate in compensazione nell’ambito della liquidazione dell’Iva di gruppo (articolo 73 comma 3 del Dpr n.
Attualità 7 Novembre 2025
False comunicazioni dell’Agenzia anche a tema rimborsi
In caso di dubbi sulla veridicità delle comunicazioni ricevute apparentemente dalle Entrate, è sempre consigliabile consultare la pagina apposita sul sito istituzionale o rivolgersi all’assistenza Con l’avviso del 7 novembre, è descritta una falsa comunicazione in circolazione che, sfruttando illecitamente il logo dell’Agenzia delle entrate, informerebbe su un presunto rimborso fiscale €1495,39.
Attualità 6 Novembre 2025
Nuova campagna di phishing, sulla dichiarazione delle criptovalute
Una mail fraudolenta induce il destinatario a utilizzare un servizio telematico inesistente dell’Agenzia per effettuare la dichiarazione del proprio patrimonio in valuta virtuale L’Agenzia delle entrate segnala l’ennesimo caso di phishing finalizzato a ottenere i dati degli utenti.