Normativa e prassi

8 Ottobre 2021

Successione integrativa: non sempre è consentita

Nel caso in cui a seguito della dichiarazione di successione la madre rinunci all’eredità, il figlio che invece l’ha accettata non può presentare una dichiarazione successiva evitando, così, di pagare nuovamente le imposte ipotecaria e catastale in misura proporzionale in quanto già assolte in occasione delle precedente dichiarazione di successione. L’integrativa, infatti, è consentita esclusivamente al soggetto che ha presentato la dichiarazione di successione da sostituire. Il chiarimento è stato fornito dall’Agenzia delle entrate con la risposta n. 677 del 7 ottobre 2021.

L’Agenzia ricorda che la presentazione della dichiarazione di successione integrativa o sostitutiva (articolo 28, comma 6 e articolo 33, commi 1 e 1-bis Tur), quel documento cioè redatto successivamente alla prima dichiarazione al verificarsi di un evento che ha mutato la devoluzione dell’eredità, può essere presentata dal soggetto che ha provveduto all’originaria dichiarazione di successione oggetto di sostituzione pagando quanto dovuto all’erario.

Non si può condividere la soluzione prospettata dall’istante di scomputare dalle imposte da lui dovute quelle già corrisposte dalla madre rinunciataria, non avendo provveduto lui alla prima dichiarazione. L’istante dovrà quindi presentare una nuova dichiarazione pagando le relative imposte ipocatastali salvo la facoltà della madre di farsi rimborsare quanto già versato in occasione della prima dichiarazione, fornendo idonea documentazione a supporto della richiesta.
 

Successione integrativa: non sempre è consentita

Ultimi articoli

Normativa e prassi 10 Novembre 2025

Contributo Superbonus 2024, ecco il codice tributo per restituirlo

I contribuenti dovranno utilizzare il nuovo codice per versare il contributo a fondo perduto non spettante tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” Pronto il codice tributo “8161” per consentire il versamento volontario del “Contributo Superbonus 2024” non spettante.

Normativa e prassi 10 Novembre 2025

Global minimum tax in Italia: istituiti i codici tributo per l’F24

Al momento della compilazione del modello, questi identificativi devono essere inseriti nella sezione “Erario”, indicando l’anno d’imposta cui si riferisce il versamento Per consentire il versamento, tramite modello F24, delle imposte minime globali in Italia – integrativa, suppletiva e nazionale – l’Agenzia delle entrate, con la risoluzione n.

Normativa e prassi 10 Novembre 2025

Global minimum tax in Italia: fissati i nuovi adempimenti

L’Agenzia delle entrate, con appositi provvedimento e risoluzione, approverà il modello di pagamento, definendo le istruzioni per la compilazione, e istituirà i codici tributo per il versamento dell’imposta Lo scorso venerdì 7 novembre 2025, è stato pubblicato il decreto del vice ministro dell’Economia e delle Finanze, con le “Diposizioni attuative degli obblighi dichiarativi e di versamento in materia di imposizione integrativa”.

Normativa e prassi 7 Novembre 2025

Immobili, le indennità di servitù dal 2024 rientrano nei redditi diversi

La nuova formulazione della norma di riferimento impone la tassazione delle somme percepite per la costituzione di diritti reali di godimento, anche se derivanti da esigenze di pubblica utilità L’indennità di servitù, corrisposta a titolo di saldo in relazione alla costituzione del diritto reale di godimento, come nel caso di una linea elettrica a servizio di un immobile ubicato in un’area interessata da un esproprio finalizzato alla realizzazione di un progetto di pubblica utilità, va tassata come reddito diverso.

torna all'inizio del contenuto