24 Febbraio 2025
Concordato preventivo biennale, niente visto per i crediti di Iva 2025
In caso di adesione al concordato preventivo biennale effettuata nel 2024 l’esonero dal visto di conformità è applicabile già con riferimento al credito Iva che emerge dalla dichiarazione Iva 2025, relativa all’anno di imposta 2024. Il beneficio, inoltre, se rivolto a coloro che hanno aderito al Cpb, può essere inteso con il limite più elevato di 70mila euro. Lo precisa una faq pubblicata oggi, 24 febbraio 2025, sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Il quesito risolto chiede se chi aderisce al concordato preventivo biennale, per il biennio 2024-2025, può usufruire delle agevolazioni previste dall’articolo 9-bis, comma 11, del decreto legge n. 50/2017 a partire 2024, ossia dal primo dei due anni di decorrenza del concordato.
La risposta è sì.
I benefici previsti dall’articolo 9-bis richiamato consistono, con riferimento ai diversi livelli di affidabilità Isa, nell’esonero:
- dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti Iva per un importo non superiore a 70mila euro
- dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi Iva per un importo non superiore a 70mila euro annui.
Il decreto legislativo istitutivo del Concordato preventivo biennale (articolo 19, comma 3, Dlgs n. 13/2024) stabilisce che per i periodi d’imposta oggetto dell’accordo con l’Agenzia delle entrate sono riconosciuti i benefici, compresi quelli relativi all’Iva, previsti dall’articolo articolo 9-bis, comma 11 richiamato.
In base al tenore della norma, l’Amministrazione finanziaria ritiene che i contribuenti interessati possano avvalersi di tali benefici già a partire dal primo dei due anni di decorrenza del concordato, in quanto l’adesione al regime è effettuata nel corso di tale primo anno e, quindi, molto in anticipo rispetto al termine di presentazione del relativo modello Iva.
In sostanza, spiega ancora l’Agenzia “non si verifica in questo caso quel “gap” temporale tra presentazione della dichiarazione Iva e modelli Isa che giustifica l’applicazione differita delle predette agevolazioni ai fini Iva per chi ottiene determinati punteggi Isa”.
In conclusione, tornando all’ipotesi del quesito, in cui l’adesione al concordato è effettuata nel 2024, il beneficio dell’esonero dall’apposizione del visto di conformità trova applicazione già con riferimento al credito Iva che emerge dal modello Iva 2025, relativo all’anno di imposta 2024. Inoltre, si legge ancora nella faq, l’agevolazione, se rivolta a contribuenti che hanno aderito al Cpb, può essere intesa con il limite più elevato di 70mila euro.

Ultimi articoli
Attualità 14 Ottobre 2025
Sport Bonus 2025: al via le domande per la seconda finestra
Trenta giorni di tempo, dall’apertura dei termini, per presentare l’istanza di ammissione al procedimento ed essere così autorizzati ad effettuare l’erogazione liberale Dal 15 ottobre si apre la seconda finestra per l’invio online delle domande da parte delle imprese che vogliono usufruire del credito di imposta per le erogazioni liberali in denaro in favore dei soggetti titolari o gestori di impianti sportivi pubblici.
Attualità 14 Ottobre 2025
Nuova campagna di phishing: truffa al telefono su falsi crediti
Falsi funzionari dell’Agenzia chiedono alla potenziale vittima di comunicare i dati anagrafici e fiscali, l’istituto di credito e relativo Iban del proprio conto corrente Con l’avviso del 14 ottobre, l’Agenzia avverte i contribuenti su nuovi tentativi di truffa che per andare a buon fine sfruttano tematiche di particolare interesse fiscale.
Normativa e prassi 14 Ottobre 2025
Tardiva registrazione della locazione: sanzione tarata sulla prima annualità
In caso di opzione per il regime di cedolare secca si applica la misura fissa di 250 euro per l’omissione o di 150 euro per il ritardo con il quale viene svolto l’adempimento In caso di tardiva registrazione di un contratto di locazione o sublocazione di immobili a uso abitativo di durata pluriennale, la sanzione prevista è commisurata all’imposta di registro calcolata sull’ammontare del canone relativo alla prima annualità, se il contribuente ha scelto il pagamento rateizzato dell’imposta.
Normativa e prassi 13 Ottobre 2025
Due nuovi casi sul regime impatriati, i chiarimenti operativi dell’Agenzia
Le domande riguardano i requisiti di accesso in presenza di una collaborazione universitaria svolta in parallelo e l’applicazione della preclusione per i dipendenti delle istituzioni Ue L’Agenzia delle entrate, con due risposte pubblicate oggi nell’apposita sezione del sito, chiarisce i dubbi sull’applicazione del nuovo regime per i lavoratori impatriati.