30 Ottobre 2024
Falsi rimborsi straordinari: nuovo phishing in azione
L’Agenzia con l’avviso del 29 ottobre mette in guardia i contribuenti su una nuova campagna di false comunicazioni via email che cerca di attirare l’attenzione facendo leva su un fantomatico rimborso fiscale. Come avvenuto in altre circostanze simili, i truffatori, fingendosi l’Agenzia delle entrate, esortano il destinatario della mail a compilare e reinviare un modulo allegato per poter ricevere un “rimborso straordinario”. Naturalmente è tutto falso.
Le email relative a questa nuova ondata di phishing si caratterizzano per:
- mittente indirizzo estraneo all’Agenzia delle entrate
- oggetto “Rimborso straordinario”
- riferimento nel corpo del messaggio ad un fantomatico rimborso fiscale di importo variabile e casuale
- presenza di un allegato pdf
A seguire un esempio di email malevola:
Nel falso modulo, vengono messi in evidenza indirizzi e loghi dell’Agenzia delle entrate. Al destinatario vengono richieste le seguenti informazioni:
- intestazione della società
- indirizzo della sede legale
- partita Iva
- nome dell’amministratore delegato
- iban e intestatario conto corrente
Inoltre, si chiede di inviare unitamente al modulo allegato debitamente sottoscritto, copia dei seguenti documenti in corso di validità:
- documento d’identità dell’amministratore
- secondo documento d’identità dell’amministratore (patente o passaporto)
- tessera sanitaria
È bene notare che queste comunicazioni potrebbero arrivare anche sulla casella di posta elettronica certificata.
L’Agenzia delle entrate raccomanda di non cliccare sui link, di non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati, di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni.
L’Amministrazione fiscale disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, è sempre preferibile verificare preliminarmente consultando la pagina “Focus sul phishing”, rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’ufficio territorialmente competente.

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