Attualità

27 Febbraio 2024

Atto di indirizzo 2024-2026, audizione di Ruffini al Senato

Si è tenuta oggi, presso la 6° commissione Finanze e Tesoro del Senato, l’audizione del direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, sugli obiettivi e gli sviluppi delle attività da realizzare nel triennio 2024-2026, secondo quanto delineato dall’atto di indirizzo del ministro dell’Economia e delle Finanze. Le linee operative illustrate riguardano sia l’attività di Agenzia delle entrate sia quelle di Agenzia delle entrate-Riscossione.
Con specifico riferimento alle attività delle Entrate, gli obiettivi sono orientati al completamento delle riforme del Pnrr, alla semplificazione del sistema fiscale e al contrasto ai fenomeni di evasione, favorendo l’adempimento spontaneo.

Potenziamento dei servizi on line a favore della compliance
È necessario partire dal progetto di trasformazione digitale in atto, sottolinea Ruffini, determinante per la semplificazione dei rapporti con gli utenti, l’erogazione dei servizi e l’implementazione dei controlli fiscali formali e sostanziali. Sul piano dei controlli la trasformazione digitale consentirà un miglioramento dell’intero processo di accertamento, dall’individuazione delle posizioni di maggior rischio alla gestione da remoto di tutte le fasi di interlocuzione e contraddittorio, fino alla possibilità di ricorso all’emissione e alla notifica di atti in formato digitale.
Anche i servizi hanno avuto un forte impatto con la trasformazione digitale. L’Agenzia, sottolinea il direttore, assicura lo sviluppo di ulteriori servizi online (per citarne qualcuno il rilascio del certificato di attribuzione del codice fiscale ai neonati e della partita Iva) e il potenziamento di quelli resi disponibili dal Sistema di interscambio consentendone l’accesso anche agli intermediari e ai provider accreditati. L’obiettivo è quello di favorire la progressiva estensione di un vero e proprio “sportello digitale”, che permetterà di gestire interamente da remoto l’erogazione del servizio richiesto.
Allo stesso tempo verrà mantenuta la modalità di erogazione tradizionale a beneficio dei contribuenti che non utilizzano abitualmente gli strumenti informatici.

Nuova modalità di interazione per la precompilata
Nell’ambito del potenziamento dei servizi a favore della compliance il direttore ricorda la progressiva diffusione della dichiarazione precompilata dei redditi e la sua generalizzazione per l’Iva e il mondo di imprese e lavoratori autonomi, con una riduzione dei tempi e dei costi delle dichiarazioni. Guardando ai numeri, si è passati dai circa 1,4 milioni di dichiarazioni precompilate trasmesse nel 2015 ai 4,5 milioni del 2023. Anche i dati resi disponibili, inizialmente circa 157 milioni nel 2015, si sono arricchiti negli anni raggiungendo quota 1,3 miliardi nel 2023. “L’utilità della dichiarazione dei redditi precompilata non è limitata alle sole ipotesi in cui il modello proposto dall’Agenzia viene accettato dal contribuente senza alcuna modifica – ha osservato il direttore -. Infatti, anche nel caso in cui il contenuto della dichiarazione debba essere integrato, ad esempio, con l’inserimento di un onere detraibile non preventivamente trasmesso all’Amministrazione finanziaria, l’efficacia dello strumento non viene meno, in quanto l’intervento richiesto al cittadino è circoscritto alla specifica integrazione, mentre rimane valida, nel suo complesso, la precompilazione di tutte le altre parti del modello dichiarativo”.
La novità per la precompilata 2024 è un nuovo meccanismo di interazione con il contribuente che consente di verificare, ed eventualmente integrare, le informazioni di dettaglio proposte dall’Agenzia con un percorso guidato che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo.
I dati, confermati o modificati, saranno riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza la necessità di ricorrere alle istruzioni per conoscere le “caselle” da valorizzare o i codici da indicare nei singoli righi del modello dichiarativo.
La nuova modalità di compilazione semplificata potrà essere scelta dal contribuente in alternativa a quella “tradizionale”, che resterà comunque disponibile.

Contrasto all’evasione
Fra gli obiettivi anche il contrasto all’evasione e all’elusione, da sempre un pilastro su cui si basa l’attività dell’Agenzia che comprende:

  • le frodi Iva
  • l’utilizzo indebito di crediti inesistenti e/o aiuti economici non spettanti
  • l’esterovestizione della residenza fiscale
  • le indagini sulle stabili organizzazioni non dichiarate
  • l’occultamento di patrimoni all’estero.

Oltre all’uso dei dati derivanti dalla fatturazione elettronica obbligatoria e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi, l’Agenzia punta anche all’utilizzo di altri strumenti per contrastare le frodi come i controlli sulle partite Iva, anche successivi alle cessazioni spontanee delle attività, il “blocco” delle deleghe di pagamento (modelli F24) per i crediti con indici di “fittizietà” e l’inibizione delle dichiarazioni di intento emesse in mancanza dei requisiti di legge.
Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione, all’individuazione e al contrasto degli illeciti l’Agenzia continua a mantenere costanti relazioni con le procure della Repubblica, la procura europea e la Guardia di finanza, favorendo una collaborazione fattiva e un rapido scambio di informazioni.

Analisi del rischio e intelligenza artificiale
Viene ricordata, inoltre, la rilevanza dell’analisi del rischio assunta nell’ambito del Pnrr e le indicazioni contenute al riguardo nell’atto di indirizzo. Il legislatore ha introdotto, in linea con gli standard internazionali, una serie di misure per effettuare l’analisi del rischio di evasione e frode fiscale. Basti pensare alle recenti misure (Dlgs n. 219/2023) fra cui l’inserimento nello Statuto dei diritti del Contribuente del “Divieto di divulgazione dei dati dei contribuenti”.  Si tratta del potere da parte dell’amministrazione finanziaria di acquisire, anche attraverso l’interoperabilità, dati e informazioni sui contribuenti, contenuti in banche dati di altri soggetti pubblici, fermo il rispetto di ogni limitazione stabilita dalla legge, iniziativa che richiederà per l’Agenzia un importante investimento nell’ambito delle risorse umane per valorizzare correttamente il vasto patrimonio informativo di cui dispone l’Amministrazione. Il personale specializzato in diritto tributario sarà affiancato ad esperti in discipline statistiche, econometriche e informatiche.
In termini infrastrutturali, invece, l’Agenzia punta allo sviluppo di piattaforme avanzate di analisi dei dati che consentano l’applicazione di tecniche di intelligenza artificiale (come il machine learning, il text mining, la network analysis). Le azioni dell’Agenzia mirano a potenziare la prevenzione ex ante, riservando i controlli solo per i soggetti che, dall’incrocio dei dati disponibili, presentano indici rilevatori di un potenziale rischio fiscale.

L’importanza della “Comunicazione”
Il direttore ricorda anche il forte sviluppo della comunicazione istituzionale dell’Agenzia che ha contribuito a far conoscere i molteplici strumenti a disposizione del contribuente, favorendo quindi l’attività di semplificazione e di riflesso l’adempimento spontaneo. Tramite le piattaforme web e social l’Agenzia ha dato ampia diffusione della dichiarazione precompilata, della fatturazione elettronica e dei numerosi servizi a favore dei cittadini.
Per dare qualche numero, sono oltre 6 milioni le visualizzazioni dei video tutorial messi a disposizione del cittadino, circa 700mila le persone che hanno seguito il canale WhatsApp a pochi mesi dal lancio, 7 milioni i lettori del giornale online FiscoOggi, 190milioni gli accessi annuali al sito istituzionale.

Obiettivi di Agenzia entrate-Riscossione
Nell’audizione Ruffini presenta anche gli obiettivi triennali di Agenzia delle entrate-Riscossione con tre aree di intervento, servizi, riscossione e risorse. Per quanto riguarda la prima area sono messi in evidenza i risultati raggiunti nel 2023 che grazie anche all’istituto della definizione agevolata (rottamazione-quater) hanno confermato un trend di crescita con oltre 27 milioni di accessi al portale web (+60% rispetto all’anno precedente).

Nel prossimo triennio, assicura il direttore, è previsto un consolidamento dei canali digitali o remoti rispetto al tradizionale sportello fisico, con particolare riguardo al servizio di rateizzazione, di sospensione della riscossione (legge n. 228/2012) e di pagamento.
Sempre in tema di pagamenti, il 2023 ha visto circa 21,3 milioni di transazioni effettuate con canali alternativi allo sportello, cioè il 97% del totale.

Per quanto riguarda la riscossione, viene evidenziato che nel triennio in esame l’Agenzia dovrà assicurare il raggiungimento dei volumi di incasso attesi, garantendo, allo stesso tempo, la salvaguardia dei crediti affidati in riscossione. Grazie alla rottamazione-quater oltre 3 milioni di contribuenti hanno presentato almeno una domanda di adesione con incassi per circa 6,8 miliardi di euro.
Riguardo alla rateizzazione delle somme, nel 2023 le dilazioni concesse sono state pari a circa 1,4 milioni, in crescita del 12% per cento rispetto all’esercizio precedente. Per misurare l’efficienza della riscossione, verrà costantemente monitorata la tempestività delle procedure di recupero. Allo stesso tempo l’Agenzia opererà per migliorare le tecniche di analisi e i criteri di selezione delle posizioni debitorie anche attraverso l’acquisizione e l’utilizzo, nel rispetto della privacy, delle informazioni presenti nelle banche dati disponibili per l’Agenzia delle entrate-Riscossione. Da un punto di vista operativo, l’Agenzia proseguirà nell’utilizzo di dati selettivi e aggiornati in modo da evitare, nel caso di impiego di strumenti massivi, eventuali errori e la ripetizione di procedure per il medesimo carico debitorio e per il medesimo soggetto.

Infine per quanto riguarda l’area risorse, considerate le previsioni dei pensionamenti, sarà adottato un piano di assunzioni, idoneo ad adeguare i livelli dell’organico ai fabbisogni operativi, con l’ingresso di circa 1.500 nuove risorse nel triennio 2024-2026.
 

Atto di indirizzo 2024-2026, audizione di Ruffini al Senato

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