9 Agosto 2023
Restyling alla proprietà industriale, con revisione dell’imposta di bollo
Con l’approdo nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 8 agosto, serie generale n. 184/2023, della legge n. 102 del 24 luglio 2023 che modifica il codice della proprietà industriale (Dlgs n. 30/2005), arrivano, tra l’altro, ritocchi all’imposta di bollo. La nuova norma introduce diverse novità in materia di accesso alla proprietà industriale e di gestione dei brevetti, quali, ad esempio, la maggiore tutela delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine, attraverso il divieto di registrazione di marchi evocativi, usurpativi o imitativi; la protezione temporanea dei disegni e dei modelli nelle fiere; la titolarità delle invenzioni realizzate nell’ambito di università ed enti di ricerca; la possibilità per le istituzioni universitarie e di alta formazione artistica, musicale e coreutica, gli enti pubblici di ricerca ovvero gli IRCCS di dotarsi, anche in forma associativa nell’ambito della propria autonomia, di un ufficio di trasferimento tecnologico, con la funzione di promuovere la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale; gli effetti e coesistenza nel rapporto tra brevetto europeo e italiano.
La legge, inoltre, detta disposizione in materia di semplificazione e digitalizzazione delle procedure e, per quanto di nostro interesse, con l’articolo 31, modifica l’articolo 1, comma 1-quater, della Tariffa allegata al Dpr n. 642/1972 che disciplina l’imposta di bollo.
In particolare, nella tabella contenuta dall’articolo 1 sono variati, alcuni in aumento e altri in diminuzione, gli importi relativi all’imposta fissa di bollo da assolvere per la presentazione delle domande di concessione o registrazione di titoli di proprietà industriale, atti allegati e successive formalità, presentate alle Camere di commercio e all’Ufficio brevetti e marchi, con trasmissione telematica o consegnate su supporto informatico. Gli importi, sinteticamente, sono stati adeguati nei termini qui sotto riportati:
- per le domande di concessione o registrazione di marchi d’impresa, novità vegetali, certificati complementari di protezione e topografie di prodotti per semiconduttori, l’imposta fissa passa da 42 a 48 euro
 - per le domande di concessione o di registrazione di brevetto per invenzione, modello di utilità, disegno e modello, con allegati:
- lettere d’incarico a consulente di proprietà industriale o riferimento alla stessa
 - richiesta di copia autentica del verbale di deposito
 - rilascio di copia autentica del verbale di deposito
 
il bollo da pagare passa da 20 a 16 euro
 - per ogni istanza di trascrizione e relativi allegati, l’imposta passa da 85 a 80 euro
 - per le istanze di annotazione e per tutte quelle differenti dalle precedenti il nuovo importo da pagare ammonta a 16 euro, invece delle 15 precedenti.
 
La legge n. 102/2023 entra in vigore il prossimo 23 agosto.
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