31 Gennaio 2023
Trust, in successione anche le quote appartenenti all’interponente defunto
In caso di decesso del soggetto disponente, tra i beni e i diritti che compongono l’attivo ereditario sono inclusi anche quelli conferiti nel trust e formalmente nella titolarità del trustee. È quanto precisa la risposta n. 176/2023 a rettifica del parere fornito nella risposta n. 359 dello scorso 4 luglio (vedi articolo “Fuori dalla successione la quota ancora segregata nel trust”), superato dalla circolare n. 34/2022 (vedi articolo “Disciplina fiscale dei trust, il punto sulle novità normative”) in conformità all’orientamento della giurisprudenza di legittimità.
Riassumendo molto brevemente la vicenda già descritta nella precedente risposta, ricordiamo che l’istante è tra gli eredi beneficiari di un trust, istituito nel 2019 dal padre (disponente), che ha vincolato e trasferito nell’organismo l’intera sua quota di partecipazione di socio accomandante di una società pari all’86% del capitale sociale. I figli non hanno ancora accettato l’eredità.
Il dubbio riguarda la dichiarazione di successione e la liquidazione dell’imposta. Il contribuente chiede se la quota di socio accomandante vada inclusa nell’attivo ereditario del defunto oppure no visto che, sotto il profilo civilistico la partecipazione non entra nella massa ereditaria, data la piena validità ed efficacia della segregazione nel trust.
Nella risposta del 4 luglio si afferma che la quota nella società non rientra nell’attivo ereditario del disponente deceduto e che il trust in questione non può essere considerato fiscalmente attivo.
La soluzione, tuttavia, è stata rivista dopo la pubblicazione della successiva circolare su menzionata, che ha fornito chiarimenti sulla disciplina fiscale dei trust ai fini delle imposte dirette. Tra gli argomenti analizzati, gli effetti della qualifica del trust come interposto nel caso particolare di decesso del disponente. È quanto avviene nel caso esaminato.
In particolare, il documento di prassi ha specificato che “tenuto conto della interposizione del trust tra i beni e i diritti che compongono l’attivo ereditario di cui all’articolo 8 del decreto legislativo n. 346 del 1990 sono inclusi anche quelli formalmente nella titolarità del trust, qualificato come interposto”.
In definitiva l’Agenzia ritiene che, a seguito del decesso del disponente (interponente), la partecipazione nella società debba essere inclusa tra i beni e i diritti che formano oggetto della successione e che compongono l’attivo ereditario soggetto a tassazione ai fini della successione in base all’articolo 8 del Dlgs n. 346/1990.
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