1 Marzo 2022
Investimenti pubblicitari del 2022: aperto il canale che porta al bonus
É online, sul sito dell’Agenzia delle entrate, la funzionalità informatica che consentirà, a partire da oggi 1° marzo e fino al 31 dello stesso mese, di prenotare il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati e/o da effettuare nel 2022, trasmettendo l’apposita comunicazione. La piattaforma è accessibile dall’area riservata, seguendo il percorso Servizi – Agevolazioni – Comunicazione credito d’imposta investimenti pubblicitari, tramite Spid, Cie, Cns, Entratel o Fisconline.
L’agevolazione, che come lo scorso anno spetta nella misura del 50%, va prenotata, in quanto l’ammontare complessivo dei crediti richiesti non può sforare le risorse stanziate, pari a 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, di cui 65 milioni per gli investimenti pubblicitari effettuati su giornali quotidiani e periodici, anche online, e 25 milioni di euro per le “campagne” sulle emittenti televisive e radiofoniche, locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato. Il credito è riconosciuto nei limiti stabiliti dalla Ue per gli aiuti de minimis.
Nel caso di insufficienza delle risorse disponibili rispetto alle richieste ammesse, la ripartizione delle stesse tra i beneficiari avverrà in misura proporzionale al bonus astrattamente spettante.
Da oggi, la prenotazione, tra circa un anno la conferma
Dopo aver inviato la comunicazione, le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali, potenziali beneficiari dell’agevolazione, dal 1° al 31 gennaio 2023 dovranno inviare una dichiarazione sostitutiva, predisposta ai sensi dell’articolo 47 del Dpr 445/2000, attraverso la quale attestare che gli investimenti “comunicati” sono stati realmente effettuati nel corso del 2022 e rispettano i requisiti fissati dalla norma (vedi articolo “Bonus investimenti pubblicitari: sostitutiva entro il 10 febbraio”)
Titolare e gestore del beneficio fiscale è il dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri, che sul proprio sito dedica una pagina con il riepilogo del percorso normativo e i contenuti dell’agevolazione.

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