15 Marzo 2024
Versamento saldo Iva 2023, ultimo giorno lunedì 18 marzo
Contribuenti Iva in cassa per il saldo 2023. Entro lunedì 18 marzo 2024 dovranno effettuare il pagamento con F24 in modalità telematica direttamente o tramite intermediario, in unica soluzione o come prima rata, dell’imposta relativa allo scorso anno. Quest’anno, in caso di rateazione, l’ultimo versamento scade il 16 dicembre anziché il 16 novembre.
L’importo da versare è determinato con la dichiarazione annuale dell’imposta, se di importo superiore a 10,33 euro. In particolare le operazioni relative alla liquidazione dell’imposta annuale vanno indicate nel quadro VL del modello “Dichiarazione Iva 2024”, composto da tre sezioni, la prima riguarda la determinazione dell’Iva dovuta o a credito per il periodo d’imposta, la seconda il credito dell’anno precedente per i soggetti che nel 2022 hanno un credito annuale non richiesto a rimborso, la terza la determinazione dell’Iva a debito o a credito che tiene conto fra l’altro dei rimborsi infrannuali richiesti, dei crediti e delle eccedenze detraibili.
Il modello deve essere presentato entro il 30 aprile 2024.
Come di prassi per il saldo Iva è possibile anche il pagamento differito entro il 1° luglio 2024 (l’ordinaria scadenza del 30 giugno quest’anno cade di domenica) applicando, però, la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi, per ogni mese o frazione di mese successivo alla scadenza del 18 marzo.
È ammessa anche la rateizzazione con versamenti di pari importo, il primo entro il 18 marzo e i successivi entro il 16 di ciascun mese. In questo caso è previsto un interesse fisso pari allo 0,33% mensile, da corrispondere sulle rate successive alla prima. Quindi la seconda rata avrà una maggiorazione dello 0,33%, la seconda dello 0,66% e così via.
Il versamento va effettuato utilizzando il modello F24, esclusivamente in modalità telematica, con il codice tributo 6099 – Iva annuale saldo.
Quest’anno grazie al decreto Adempimenti (Dlgs n. 1/2024) l’ultima rata scade il 16 dicembre (e non il 16 novembre) facendo salire a 10 il numero di rate complessive per versare l’imposta dovuta. Lo stesso decreto prevede ulteriori semplificazioni in ambito Iva, fra cui la possibilità di effettuare la rateazione senza la preventiva opzione in sede dichiarativa e, a partire dalle liquidazioni periodiche Iva del 2024, l’innalzamento da 25,82 a 100 euro del limite entro il quale il versamento dell’imposta slitta ed è accorpato a quello del periodo successivo (vedi articolo “Liquidazioni periodiche Iva, modello al passo con la norma”).

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