Normativa e prassi

30 Ottobre 2025

Nuovo bonus mamme 2025: dall’Inps istruzioni sul contributo

Destinato alle lavoratrici con almeno due figli e con un reddito annuo non superiore a 40mila euro, il sostegno di 40 euro mensili è esentasse e non partecipa alla composizione dell’Isee

Con la circolare n. 139 del 28 ottobre 2025, l’Inps ha ufficializzato le modalità di accesso al “nuovo bonus mamme”, un’integrazione al reddito introdotta dal Dl n. 95/2025. La misura prevede un contributo mensile di 40 euro destinato alle lavoratrici con almeno due figli, in sostituzione temporanea dell’esonero contributivo previsto, ora rinviato al 2026.

Breve excursus normativo
Con l’articolo 6 del decreto-legge n. 95/2025, il legislatore ha ridefinito il calendario delle agevolazioni per le madri lavoratrici, introducendo per l’anno 2025 una misura transitoria che, come detto, temporaneamente sostituisce l’esonero contributivo parziale previsto dalla legge di Bilancio 2025, posticipato al 2026, e si affianca a quello totale per le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato (con esclusione del lavoro domestico) madri di almeno tre figli previsto dalla legge di Bilancio 2024 (vedi “Lavoratrici madri, l’Inps spiega come applicare l’esonero contributivo).

Destinatarie del Bonus
Il sostegno economico è rivolto a specifiche categorie di mamme lavoratrici:

  • madri con due figli, fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio
  • madri con tre o più figli, fino ai 18 anni del figlio più piccolo, escluse le titolari di contratto a tempo indeterminato.

Possono beneficiarne:

  • lavoratrici dipendenti, sia pubbliche che private (escluso il lavoro domestico)
  • lavoratrici autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le casse professionali e la gestione separata.

Sono escluse dal bonus le madri con tre o più figli titolari di contratto a tempo indeterminato. Queste ultime, però, possono accedere all’esonero contributivo previdenziale Ivs (invalidità, vecchiaia e superstiti) per la quota a loro carico, come previsto dalla legge di bilancio 2024 (articolo 1, comma 180).

Requisiti economici e importo

  • il reddito da lavoro annuale non deve superare i 40mila euro
  • il contributo è pari a 40 euro mensili, esentasse e non rilevante ai fini Isee
  • l’Inps erogherà il bonus in un’unica soluzione a dicembre 2025, per le mensilità da gennaio a dicembre, fino a un massimo di 480 euro annui
  • le domande non liquidate entro dicembre saranno pagate entro febbraio 2026.

Modalità e termini per la domanda
Le domande devono essere presentate entro 40 giorni dalla pubblicazione della circolare, cioè entro il 9 dicembre 2025, considerando che il termine ordinario (7 dicembre) cade di domenica e l’8 dicembre è festivo

Per le lavoratrici che maturano i requisiti successivamente, ma comunque entro il 31 dicembre 2025, la domanda può essere presentata fino al 31 gennaio 2026.

La richiesta può essere inoltrata:

  • tramite il servizio online Inps
  • attraverso i patronati
  • contattando il contact center Inps.
Nuovo bonus mamme 2025: dall’Inps istruzioni sul contributo

Ultimi articoli

Normativa e prassi 30 Ottobre 2025

Superbonus su immobile donato: il ricavato della vendita è tassabile

L’esclusione dall’imposizione vige solo se il manufatto è acquisito per successione o adibito ad abitazione principale per la maggior parte del possesso Nell’ipotesi di cessione a titolo oneroso di un immobile ricevuto in donazione, sul quale siano stati effettuati interventi edilizi agevolati con il Superbonus conclusi da meno di dieci anni, la plusvalenza generata dalla vendita è soggetta a tassazione.

Normativa e prassi 30 Ottobre 2025

Nuovo bonus mamme 2025: dall’Inps istruzioni sul contributo

Destinato alle lavoratrici con almeno due figli e con un reddito annuo non superiore a 40mila euro, il sostegno di 40 euro mensili è esentasse e non partecipa alla composizione dell’Isee Con la circolare n.

Attualità 29 Ottobre 2025

Audizione del direttore dell’Agenzia: innovazione, sicurezza e tutela dei dati

L’intelligenza artificiale è un pilastro fondamentale per il rinnovamento digitale dell’Amministrazione finanziaria, ma solo se utilizzata a supporto del lavoro umano Misure di contrasto all’evasione fiscale, sicurezza delle banche dati dell’Anagrafe tributaria e tutela della riservatezza dei dati dei contribuenti: sono questi i temi principali affrontati dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Vincenzo Carbone, nel corso dell’audizione tenutasi oggi, 29 ottobre 2025, presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.

Normativa e prassi 28 Ottobre 2025

Regime impatriati degli ex dipendenti, non vale per gli incentivi differiti

Tassazione ordinaria per le somme percepite quando i lavoratori non sono più dentro il regime di favore, anche se riconducibili all’attività svolta in Italia mentre rientravano nell’agevolazione Una società che ha applicato dal 2021 al 2024 il regime speciale sugli impatriati a tre dipendenti fiscalmente residenti in Italia fino al 2024 e successivamente trasferiti in Grecia, non potrà operare le ritenute di favore anche sugli emolumenti differiti come il Long Term Incentive Plan assegnato nel 2022 e il Deferred Bonus Plan assegnato nel 2023, entrambi maturati nel 2025.

torna all'inizio del contenuto